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Pagani – Giusy Fiore bacchetta l’amministrazione De Prisco

Il PD sostiene che la città è caduta in uno stato di anarchia causato dall’inesperienza di chi l’amministra. Per approfondire la questione ne abbiamo parlato con Giusy Fiore

Parole dure quelle esternate dalla sezione cittadina paganese del Partito Democratico e indirizzata all’attuale primo cittadino della città alfonsiana, Lello De Prisco, che avrebbe dato vita a uno stato di anarchia.

Ognuno detta legge, ognuno fa quello che gli pare, ogni cosa non è al suo posto, ogni luogo è annerito dalla sporcizia e dall’inciviltà. Per capirne di più in merito abbiamo intervistato Giusy Fiore, già consigliere comunale nell’era Bottone, nonché storico esponente di punta del Pd paganese.

La parola d’ordine è il sostantivo anarchia. Perché, secondo lei, vigila questa situazione di anarchia? Per incompetenza o inefficienza di risorse umane o materiali?

«Noi come partito siamo stati quelli che nel ballottaggio abbiamo supportato il sindaco, perché ci siamo fidati dell’idea che aveva di cambiamento. Ma non si è vista anzi, c’è stato un peggioramento che, inizialmente, abbiamo pazientato perché c’è una situazione difficile causa pandemia. Poi abbiamo avuto i nostri momenti nei quali abbiamo espresso totale opposizione a riguardo di come ha gestito la pandemia. Lo stato cui versa la città di Pagani è sotto l’occhio di tutti, la città è peggiorata sotto l’aspetto urbanistico, della vivibilità e viabilità. Credevamo che fosse svanito il peggio con Gambino, ma ci ritroviamo in una situazione peggiore.  La città è piena di erbacce sia nel centro cittadino che, soprattutto, nell’area periferica. Se l’erba e le strade sono sporche è perché le due società partecipate non hanno la capacità di gestire questa situazione, di conseguenza è scellerata la scelta di mettere in piedi una terza società. Inoltre notiamo stranamente un silenzio assordante da parte dei consiglieri di minoranza che, invece, in precedenza erano così precisi a prenderne atto di ogni rifiuto presente per strada. Abbiamo la certezza che c’è una cattiva gestione della macchina amministrativa, dettata soprattutto dall’inesperienza. Resta di fatto che c’è una totale anarchia, non c’è chi controlla, quindi ogni automobilista si sente in dovere di parcheggiare ovunque così i marciapiedi sono invasi da macchine, oltre alle deiezioni canine».

«La settimana scorsa, ho avuto vergogna di me stessa; ho visto un disabile in carrozzina che è stato obbligato a camminare per strada perché i marciapiedi erano infastiditi dalle macchine. Oramai sono anni che abbiamo le stesse risposte, il Comune non ha soldi, il Comune non ha dipendenti. Ritengo che questi amministratori erano pienamente consapevoli che stavano ereditando un ente locale in dissesto e dovevano avere la capacità di sapere come andare a gestire questa situazione. Io li vedo allo sbaraglio e provano a tranquillizzarci con frasi o parole, ma di concreto non c’è nulla. Quello che noi chiediamo è di avere la capacità di poter gestire l’ordinaria amministrazione e lo si può fare con regole semplici avendone la capacità di imporsi senza avere la paura di creare inimicizie. Occorre avere la capacità di porre e imporre le decisioni che, inizialmente possono non star bene al cittadino – si veda l’esempio di Manlio Torquato coi varchi Ztl – ma alla lunga si ottengono i frutti per una città più vivibile».

Se il Pd avesse amministrato, che cosa avrebbe fatto per eliminare questo stato di anarchia?

«La prima cosa è d’imporsi per far rispettare le regole, cercare di coinvolgere le associazioni per cose fattive, c’è una macchina amministrativa che va stimolata. Occorrono progetti validi innanzitutto per la riqualificazione urbana, affinché diventi ancora civile, e occorre credere nei  giovani affinché investano nel proprio territorio. Riteniamo che anche Pagani debba avere una zona a traffico limitato per circolare anche in bici. Il Pd vuole che i marciapiedi non devono essere sanificati e puliti se occupati dalle auto o dalle deiezioni canine, è inutile fare la sanificazione se il vigile non multa il cittadino che fa fare i bisogni al proprio cane. I controlli, magari, si potrebbero scaturire anche tramite la protezione civile. Le associazioni potrebbero avere dei luoghi precisi da poter gestire e curare il territorio.  Quanto al Piano Urbanistico Comunale, riteniamo che sia fondamentale e importante coinvolgere diverse categorie sociali. C’è bisogno di visionare le zone a strisce blu; abbiamo un problema madornale in via Sant’Erasmo e De Gasperi dove i dipendenti dell’azienda “Gambardella cash” intasano con le loro auto le due rispettive strade. Occorre prestare maggior cura alla villa comunale e al fenomeno cronico dell’evasione fiscale sulla spazzatura. In sintesi, occorre un’amministrazione che rende il territorio vivibile».

Ci sono progetti nel breve o lungo termine su cui punta il Partito Democratico a Pagani?

«Noi vorremmo puntare sulla riqualificazione degli spazi verdi perché riteniamo che non ci sia un luogo sicuro e pulito nel quale i nostri figli possano giocare liberamente. Puntiamo molto sulla Zona a Traffico Limitato nella parte centrale della città, quindi via Marconi, corso Ettore Padovano, p.zza Sant’Alfonso perché riteniamo che Pagani non abbia nulla in meno rispetto agli altri paesi dell’Agro. A questo punto, ci auguriamo che i varchi Ztl abbiano luogo essendoci buoni propositi dall’assessore Pietro Sessa».

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di Marco Visconti

Classe '92, attualmente risiede a Pagani. All’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha conseguito prima la laurea triennale in “Storia” nel 2015 e poi la laurea magistrale in “Scienze Storiche” nel 2017 con voto 110/110 e Lode. Ha partecipato al concorso di letteratura VII Premio internazionale “Giovanni Bertacchi” classificandosi come finalista con la poesia “Vita Nuova”. Ha scritto una intrigante silloge poetica, dedicata alle maschere e ai personaggi carnevaleschi più noti, per la collana poetica “Logos” vol. 25 edita da “Dantebus”. Una sua poesia è stata selezionata dal prestigioso catalogo “Arte in quarantena” organizzato da Paolo Liguori, direttore di TGcom24, e da Salvo Nugnes, curatore d’arte. Un'altra, invece, è stata selezionata per la "Pro Biennale" di Venezia organizzata da Vittorio Sgarbi. È giornalista pubblicista dal 22 luglio 2020 e ha scritto per “Vesuvio Live” e scrive per “Le Cronache” e "In Prima News". Promotore di significativi eventi culturali, tra cui un convegno sul beato Tommaso Maria Fusco realizzato il 1° dicembre 2019 nel Cenacolo di Beato Maria Fusco a Pagani. Attualmente insegna italiano e storia presso le scuole secondarie di secondo grado.

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