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FarmLab a Battipaglia: la natura al centro

Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha visto il film cult del cinema italiano “Il Ragazzo di Campagna” con l’esplosivo Renato Pozzetto nel ruolo di protagonista.
La storia è quella di Artemio, un contadino che vive in un piccolo e sperduto borgo della campagna lombarda, abitato principalmente da anziani, dove l’unico passatempo è osservare il passaggio del treno.
Nel giorno del suo quarantesimo compleanno, si rende improvvisamente conto di non aver mai realmente vissuto una vita al di fuori delle campagne in cui è nato e cresciuto. Decide quindi di lasciare tutto e di tentare la fortuna partendo per Milano.

Scena del film “Il Ragazzo di campagna”

Da moltissimi decenni è proprio questo che avviene: i giovani che sono alla ricerca di maggiori opportunità di studio e lavoro, lasciano i loro piccoli paesi di provincia, per trasferirsi nelle grandi città. I sociologi parlano, oggi, di sovra-urbanizzazione per indicare l’affollamento urbano.

Foto Aprilianews.it

È indubbio che le città abbiano mutato le abitudini sociali e culturali, mettendo a disposizione delle persone (cittadini) numerosi i servizi e comfort inimmaginabili per chi vive nelle aree rurali.
Tuttavia, gli svantaggi non sono pochi: la “cementificazione selvaggia”, ad esempio, ha portato ingenti danni al nostro pianeta e alla biodiversità. Infatti la conseguente diffusione di nuove infrastrutture, come autostrade o ponti, e di nuovi edifici, ha prodotto ulteriore inquinamento.

Foto by energit.it

Per fortuna, la sensibilità umana è ancora presente in numerose persone. Tra queste è impossibile non annoverare due giovani battipagliesi: Pierfrancesco La Brocca e Vincenzo Rizzo, i quali, da amanti della natura e del loro territorio, hanno unito i loro progetti dando vita a “FarmLab.

Da sinistra Vincenzo Rizzo e Pierfrancesco La Brocca

Pierfrancesco è un ingegnere edile, Vincenzo, invece, è prossimo architetto con la grandissima passione per i cavalli. Il loro progetto è quello di riscoprire la natura (flora e fauna), viverla (e farla vivere) a 360 gradi.

Da poco tempo hanno preso in gestione un terreno e lo hanno trasformato in un’oasi felice dove, totalmente immersi nella natura, è possibile fare una passeggiata, incontrare nuovi amici, andare a cavallo, leggere un libro o, semplicemente, rilassarsi all’aria aperta.

Cavalli, asini, galli, galline, papere, pony, maialini, cani, gatti, caprette vi accoglieranno con tanto entusiasmo.

Quello che i nostri protagonisti stanno facendo è davvero encomiabile: dare più spazio alla natura e alle biodiversità. Un virtuoso esempio per tutte le nuove generazioni.

E non mancano gli eventi per sensibilizzare ed aggregare i giovani.

FarmLab è il format che ci vorrebbe in ogni quartiere di ciascuna città del mondo.

Per info e visite nella natura:
FarmLab

Via Padova, 16 • Battipaglia (SA)

Pierfrancesco La Brocca 389-0386984
Vincenzo Rizzo 340-3801154

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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