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Martina Pepe: scuola, passione e attivismo

Classe 2003, è una giovane studentessa del liceo classico di Nocera Inferiore “G. B. Vico”, istituzione culturale e presidio di legalità di fondamentale importanza per il tessuto sociale cittadino

Capelli lunghi neri come la pece e ricci, indomabili, due occhi profondi che trapelano tutta la grinta passionale di una giovane ragazza, che dagli albori della sua adolescenza nutre e coltiva un grande amore verso l’attivismo e la politica, fondamentali per la sua formazione di donna e cittadina.

Ad oggi Martina, ha raggiunto un importante traguardo nell’ambito della politica scolastica, ovvero quello di essere eletta rappresentante dell’Istituto Istruzione Secondaria Superiore G. B. Vico” in seno alla Consulta Provinciale degli Studenti di Salerno. Ci è riuscita non solo per la caparbietà e la dedizione, quasi stoica, che mette in tutto ciò che fa, ma soprattutto per aver presentato alla comunità scolastica un programma dettagliato, chiaro e concreto.

La studentessa si è guadagnata la fiducia dei suoi compagni, ascoltando attentamente quali fossero le esigenze dei suoi coetanei che, come lei, hanno affrontato il complicato periodo pandemico, tra i banchi di scuola e la sperimentazione di forme innovative per la didattica.

Edilizia scolastica e valorizzazione della cultura a 360 gradi, questi i due punti cardini del programma di Martina, che parla apertamente e in maniera coraggiosa di problemi annosi, come quello della riqualificazione della struttura che ospita buona parte della comunità scolastica nocerina, ma che lancia anche idee e proposte per avvicinare la cultura classica alle nuove generazioni e, più in generale, a tutti, dalle famiglie degli studenti.

Il suo sogno è quello di diventare un giorno magistrato, nel frattempo, coltiva la passione per la politica che vive con grande senso di impegno e responsabilità. Dalle sue parole, di gran lunga mature rispetto all’età, si evince quanto questa giovane donna senta il dovere di impegnarsi, affinché la nostra società cambi in meglio, e subito.

Secondo Martina, cambiare è possibile, impegnarsi è un dovere di tutti, soprattutto dei più giovani, come lei. La grinta, la forza e la voglia di fare, travolgono violentemente, chi troppo spesso etichetta queste ultime generazioni come quelle dei nullafacenti. “Le difficoltà sono tante è vero, ma ci sono sempre, per qualsiasi cosa, l’importante è superarle e farne tesoro. Ritengo che noi donne abbiamo tutta la forza per poter lottare e continuare a guadagnarci il giusto spazio che ci meritiamo.”

Avere delle menti così giovani sì, ma tanto passionali quanto volenterose, è un vanto ed una risorsa inestimabile per l’intera comunità. Per crescere, bisogna puntare sugli studenti, sui giovani e su chi quotidianamente si comporta da cittadino attivo, a qualsiasi livello.

La “Generazione Z” non arretra neanche di un passo e, grazie a ragazze come Martina, fa fronte comune per cambiare “il mondo che ci apparterrà”.

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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