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Giornata contro lo spreco alimentare: da dove comincia la lotta a quello domestico?

Nella “giornata di prevenzione dello spreco alimentare”, celebrata in Italia il 5 febbraio, cogliamo l’occasione per informare i nostri lettori sul significato di due diciture che spesso troviamo sulle confezioni degli alimenti che acquistiamo: “da consumarsi entro il” o “da consumarsi preferibilmente entro il”

La dicitura “da consumarsi entro il” apposta sui cibi riguarda la loro sicurezza: gli alimenti possono essere consumati fino a una certa data, ma non dopo, anche se hanno un bell’aspetto e un buon odore.
La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” si riferisce alla qualità: quel cibo sarà sicuro da consumare anche dopo la data che figura in etichetta, ma potrebbe non essere nelle condizioni ottimali, ad esempio il sapore e la consistenza potrebbero non essere dei migliori.

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È bene, quindi, fare una distinzione tra le due diciture, in modo tale da evitare di buttare un alimento che invece potrebbe ancora essere consumato. La Commissione Europea, infatti, stima che circa il 10% degli 88 milioni di tonnellate di alimenti sprecati ogni anno nell’UE sia connesso all’indicazione della data di scadenza sui prodotti alimentari e sarebbe quindi opportuno che venissero inserite informazioni chiare e corrette sulla confezione, soprattutto relativamente alla “vita da scaffale” dell’alimento.

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La foto utilizzata per l’immagine di copertina è stata presa dal sito www.italiaatavola.net

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di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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