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Basta lacrime con la cipolla!

La Cipolla che non fa piangere

La cipolla è un ingrediente fondamentale della cucina non solo italiana, ma anche mondiale.
Si tratta di un alimento utile per preparare non solo gustosi soffritti, ma anche piatti che la vedono protagonista come la “genovese” oppure una semplice e gustosa frittata di cipolle della nonna.
In Italia possiamo trovare diverse varietà delicate e pregiate come la Cipolla “Ramata di Montoro“, quella di Tropea oppure di Vatolla, nel Cilento, in provincia di Salerno. Ma le varietà censite a livello nazionale sono più di trenta.

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La cipolla è nota per le reazioni chimiche che provoca quando viene tagliata e che sono responsabili della lacrimazione degli occhi. Ma la scienza non sta a guardare e di certo non si piange addosso.

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Finalmente arriva SUNIONS la cipolla che non fa piangere: in questi giorni entra in commercio nel Regno Unito una novità che è il sogno di tutti i cuochi.
Si tratta di una varietà di cipolla “marrone e dolce”, ma soprattutto senza lacrime.

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Ci sono voluti più di 30 anni per raggiungere il risultato perfetto attraverso selezione ed incroci di cipolle più delicate e meno pungenti. E non sono geneticamente modificate. Finora ci si è arrangiati con metodi della nonna, come mettere le cipolle in freezer, o a bagno in acqua, o l’uso di maschere e occhialini. Unico neo e che costano circa il triplo di quelle tradizionali. Quindi si potrà piangere per avere il portafogli vuoto. Ma questa volta la colpa non sarà della cipolla.

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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