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No, io non ti voglio ricordare Monica bella: speciale tributo alla Vitti

Ma ‘ndo vai, se Monica Vitti non ce l’hai?!

Embè, ce l’abbiamo avuta noi italiani questa grande donna di teatro e cinema, che partendo dall’incomunicabilità del cinema di Antonioni ha mostrato al mondo intero cosa voglia dire essere una comica, e poi un’attrice.

Perché la Vitti è riuscita meglio di qualunque altra donna italiana a dimostrare che l’arte del ridere e del piangere sono unite, che una voce roca tanto intensa come non mai in “Amori miei” può essere pari a quei mille silenzi de “L’avventura” e “La notte”.

Che ci fossero Steno o Antonioni, Monicelli o Bunuel, l’artista giocava a divertirsi, ma sempre con malinconia.

Perché questa è la vita, e la nostra Monica Nazionale l’aveva capito prima del tempo, quella stessa vita che da molti anni l’aveva costretta in casa per una brutta malattia.

Peggior malanno, tuttavia, è di chi non vuol vedere, ma solo adesso che se n’è andata si è svegliato.

Ingiusta la “damnatio memoriae” prima della fine, per cui – cara Monica bella – no, io non ti voglio ricordare (oggi).

Lasciamolo fare agli ipocriti che hanno taciuto di te in questi anni, lasciamolo fare ad un cinema che si piega su sé stesso e si riallaccia troppo tardi al suo passato.

Io non ti voglio ricordare: voglio solo dimenticare questa giornata, poiché oggi sei morta due volte, ma chi fa la storia vive in eterno! E comunque, come il tuo amato sodale Albertone, ‘sta vorta c’hai fatto solo piagne!

Le fotografie sono estrapolate tutte da IMDB.

© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Christian Liguori

Classe '97, storico dell'arte e docente laureato in Archeologia e Storia dell'Arte all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo aver pubblicato il libro “Paolo Barca e la frantumazione della logica cerebrale umana”, un saggio di cinema sul regista Mogherini, ha maturato esperienze in svariati campi: dalla pubblicazione di articoli per un blog e una redazione online, a quella di filmati su YouTube e pagine Facebook; dalla partecipazione come interprete in spettacoli teatrali e cortometraggi, all’attivismo associativo per la cultura e l’ambiente. Già conduttore web-televisivo e radiofonico, è da sempre specializzato in recensioni di film. Curerà le rubriche "Le conversazioni di Liguori" e “Il Cinema secondo Liguori”.

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