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“Noi siamo Tempesta: parola ai 2000” – a cura di Sergio Claudini

Chi ha detto che i ventenni di oggi non hanno nulla da dire? Avete mai provato ad ascoltarli? E se sì, li avete compresi fino in fondo? Siamo la cosiddetta “generazione Zeta” quella che sta vivendo una rivoluzione tecnologica senza precedenti, in un mondo che cambia sempre più velocemente. Forse possediamo tutto; eppure, abbiamo l’impressione che proprio tutto ci manchi. È davvero così?

Con la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000” cercheremo di addentrarci nell’intricato mondo dei giovani adulti, spiegandolo però con le loro parole, le loro emozioni, per la prima volta, quelle dei protagonisti e non degli spettatori.

Preparate dunque le valigie e siate pronti per un viaggio che non sarà per nulla semplice e che ci condurrà nelle cavità più profonde di quest’ultima generazione. Le modalità comunicative dei giovani si sono radicalmente trasformate nel corso di questi decenni; da qui la necessità di indagare a fondo i nuovi modelli e mezzi adottati.

Se da una parte l’utilizzo dei social ha ampliato l’opportunità di esprimersi, dall’altra l’incidenza delle proprie parole si disperde nel calderone dei post e delle stories.

Facebook, Instagram, Twitter possono essere le nostre agorà del pensiero? Sono queste le nuove piazze del ’68? Parola chiave per approcciarsi a questa ricerca speculativa è “fluidità”: altro tema portante della nostra rubrica Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”. Dalla fluidità di genere a quella delle interazioni sociali e dei rapporti. Con questi presupposti affronteremo il concetto di intersezionalità. Ogni relazione rappresenta un rapporto di potere. Mutando il linguaggio e la sua forma diventa interessante comprendere la nascita e l’evoluzione di un rapporto di potere in cui, quasi sempre, è presente un dislivello più o meno accentuato.

In che termini possiamo ridefinire i nostri rapporti? C’è la possibilità di creare nuovi modelli per interagire, con l’altro, con il diverso? Nel chiaroscuro dei nostri tempi, creiamo il nuovo, imparando dal passato con rinnovata creatività e passione. A tutte queste domande cercheremo di dare una risposta, offrendo spunti e nuovi scenari, entro cui allenare il proprio pensiero.

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di Il Quotidiano Online

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