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Vacanze italiane sempre più pet friendly

© Immagine di copertina di Pasqualina Santamaria

Aumenta la richiesta di poter condividere le ferie con gli animali… e l’offerta si adegua

Non vi è alcuna motivazione che possa giustificare un atto incivile e immorale come l’abbandono, ma, è risaputo come, nel periodo estivo, questo raggiunga i livelli più elevati. In una società che si sensibilizza ma che vede questo fenomeno, purtroppo, ancora troppo diffuso, la possibilità di far condividere ai pets le vacanze coi proprietari rappresenta un’opportunità importante per diminuirne l’entità. O forse, ci si sta adeguando alla crescente, per fortuna, volontà delle persone, che, semplicemente, scelgono se e dove trascorrere le ferie estive in base alla possibilità di poterlo fare con il proprio fido amico, perché, diciamocelo, un pessimo umano non viene fuori solo quando si pensa all’organizzazione delle vacanze…

Non solo cani, ma anche gatti e una crescente presenza di piccoli mammiferi come conigli e cavie, tutti membri della famiglia, anche in vacanza! Dunque, proprio come per un membro della famiglia, diventa normale effettuare una programmazione mirata a garantirne il benessere anche fuori casa.

Oliver in vacanza sulle Dolomiti
© Foto di Ilaria Zandonai

Appartiene all’Italia, finalmente, un dato positivo e incoraggiante: tra quelli europei, è il Paese con la più alta percentuale di case vacanza pet friendly, con oltre 130 mila alloggi disponibili su Airbnb. Contestualmente, lo stivale è tra le destinazioni preferite dai proprietari di animali domestici e, a livello mondiale, secondo un report sempre di Airbnb, le ricerche di alloggi con filtro “animali ammessi” sono aumentate del 65% dall’inizio di gennaio 2021 ad oggi, in relazione allo stesso periodo nel 2020. Una situazione molto cambiata da quando la soluzione più semplice e, probabilmente, unica era rappresentata dagli appartamenti. Pian piano, tutte le strutture si sono adeguate offrendo soluzioni comode e vantaggiose. On-line non mancano blog e siti interamente dedicati all’organizzazione di vacanze a misura di pet. Le strutture ricettive investono, dando un segnale incoraggiante, accontentando una fetta di mercato sempre più ampia.

Ma è sempre la scelta giusta portare il proprio animale in vacanza? Se per il cane è più usuale, in quanto già abituato a spostamenti fuori le mura domestiche, accompagnare il proprio umano nel luogo di vacanza potrebbe essere per i gatti e per i piccoli mammiferi non proprio un’esperienza felice. Così come per i cani che, per diverse motivazioni, si preferisce non allontanare dall’ambiente familiare, si può pianificare una vacanza lasciando gli animali a casa, purché ci sia qualcuno che con responsabilità se ne occupi. Altra soluzione vantaggiosa per gestire il cane durante la nostra assenza è rivolgersi a pensioni gestite da personale qualificato. In entrambi i casi, è molto importante abituare l’animale alla presenza di una nuova figura e, nel caso della pensione, è preferibile fargli conoscere in anticipo il contesto in cui alloggerà, in modo che questo risulti un ambiente piacevole. È, dunque, necessario organizzarsi in tempo per garantire il loro benessere, che ci seguano o meno, che si vada via per poco o più tempo, che si scelga come destinazione il mare o la montagna.

Soluzioni, quindi, ce ne sono. Confidiamo che ci sia, al contempo, sempre più responsabilità, per far sì che queste realtà siano sempre più incoraggiate.

Kim al mare in Romagna
© Foto di Giusy Giampaolo

© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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