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La Svizzera affronta autonomamente il labirinto dell’inflazione

Nel 2022 e 2023, l’inflazione è stata trainata dall’aumento dei prezzi dell’energia causato dall’invasione russa dell’Ucraina, dai consumi repressi durante la pandemia di Covid-19 e dai problemi logistici globali. I tassi di interesse bassi hanno ulteriormente alimentato la spesa dei consumatori, costringendo le banche centrali ad aumentare i tassi per contrastare l’inflazione. All’inizio del 2023 si prevedeva una diminuzione dell’inflazione sotto il 2%, ma la realtà ha mostrato una situazione frammentata.

Alcuni Paesi, come Svizzera, Svezia, Repubblica Ceca, Ungheria e Cina, hanno ridotto i tassi di interesse, mentre il Giappone li ha aumentati per la prima volta in 17 anni. La Federal Reserve statunitense ha mantenuto invariati i tassi, mentre la Banca Centrale Europea ha segnalato una possibile riduzione in estate.

Secondo Stefan Gerlach, capo economista di EFG Bank, l’inflazione negli Stati Uniti è principalmente dovuta a fattori interni, come l’elevata spesa pubblica e il mercato azionario in crescita. Se l’inflazione statunitense è guidata da questi fattori, altre banche centrali potrebbero adottare politiche monetarie diverse. L’economia statunitense, con tassi di interesse elevati, potrebbe influenzare negativamente le prospettive di crescita di altri Paesi, spingendo le loro banche centrali a ridurre i tassi per stimolare l’economia.

La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha ridotto i tassi di interesse quest’anno, con l’inflazione scesa sotto il 2% a giugno 2023. Tuttavia, quando la BNS ha abbassato i tassi, l’inflazione è risalita all’1,4% in aprile. Thomas Jordan, presidente della BNS, ha sottolineato l’incertezza del contesto attuale e la possibilità di nuovi shock.

La banca Raiffeisen Svizzera ha previsto che l’aumento del tasso di riferimento per il mercato degli affitti avrà un impatto visibile a metà anno, con aspettative di ulteriori tagli dei tassi nel 2024. La Svizzera è stata relativamente risparmiata dall’inflazione grazie alla produzione energetica nazionale e alla forza del franco svizzero.

GianLuigi Mandruzzato di EFG Bank ha previsto ulteriori tagli dei tassi di interesse nel 2024, con la BNS che potrebbe agire già nella prossima riunione di giugno. Anche la LGT Private Bank è ottimista riguardo a un ulteriore abbassamento dei tassi, pur riconoscendo i rischi di inflazione ancora presenti.

di Il Quotidiano Online

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