Il lambiccato era il vino della festa contadina, quello della domenica, quando ci si concedeva il lusso dei dolci a tavola
Si tratta, infatti, di un vino dolce in grado di conquistare un’ampia platea per la sua dolcezza e per il contestuale tenore alcolico relativamente basso (9% vol.)
Questo particolare vino, che si fregia della denominazione Castel San Lorenzo DOC, si ottiene da uve di Moscato bianco, le quali sono aromatiche e profumatissime che vengono raccolte già da fine agosto.
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Il termine Lambiccato deriva dal “lambicco”, un saccho di juta o canapa, il quale veniva utilizzato per filtrare il vino lentamente, goccia a goccia. In chiave moderna questo vino viene prodotto con la temperatura controllata e stoccato, poi, nei serbatoi d’acciaio coibentati. Successivamente viene filtrato, stabilizzato ed imbottigliato. La sua commercializzazione può avvenire già a dicembre. Infatti nel periodo natalizio, assai abbondante di dolci, viene consumato tantissimo dai suoi estimatori.
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Questo vino da dessert (ma non solo) si presenta di colore giallo paglierino poco carico. Al naso è molto intenso e aromatico e regala note fruttate di pesca, fiori bianchi e miele che accompagnano leggere note di erbe aromatiche come la salvia. Ben equilibrato ed armonico è, quindi, un vino da dessert ideale in abbinamento a dolci a pasta lievitata o a creme ed adatto anche a sposarsi con i formaggi freschi come la ricotta accompagnata alla dolcezza del miele.
Prodotti come il Lambiccato sono prodotti eccelsi che raccolgono una grande eredità contadina che merita di essere celebrata e valorizzata anche al di fuori del territorio nazionale.
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