L’iniziativa civica concernente la richiesta di una più opportuna segnaletica stradale è stata supportata anche dal Vice presidente del consiglio comunale della città di Sant’Alfonso, Alessandro De Martino, e sta generando speranza tra i residenti
Ci sono strade a Pagani che meriterebbero maggior attenzione da parte dell’amministrazione comunale. In via Carlo Tramontano, ad esempio, alcuni automobilisti hanno il piede pesante poiché istigati dal lungo rettilineo, nonostante gli appositi dossi stanziati in precedenza. Ecco perché prende vita la proposta di due paganesi, Emilio Vanacore e Ventura Cioffi, che hanno pensato a come porre un freno al problema: si sono premurati di realizzare una petizione per chiedere finalmente al Comune di Pagani di installare una più opportuna segnaletica stradale.
Hanno avuto così l’appoggio di Alessandro De Martino, Vice presidente del consiglio comunale della Città di Pagani.
«I signori Emilio Vanacore e Ventura Cioffi, sotto la mia supervisione si sono resi protagonisti di un’iniziativa spontanea per una raccolta firme. L’obiettivo è di coinvolgere il Comune di Pagani per realizzare un’adeguata segnaletica stradale in via Carlo Tramontano e nella aree vicine. – sostiene il consigliere comunale Alessandro De Martino – Lo scopo è garantire una maggior sicurezza nel rispetto dei limiti di velocità, considerato che è una strada affollata, in determinati orari, in cui gli automobilisti sfrecciano ad alta velocità facendo sì che la sicurezza venga intaccata dalla loro frenetica corsa. Dunque – chiosa il numero due del parlamentino della città liguorina – i signori hanno raccolto queste firme e le hanno consegnate a me per far sì che venga risolta questa problematica, magari chiedendo l’istallazione di nuove segnaletiche stradali volte all’osservanza dei limiti di velocità soprattutto in prossimità dei dossi e delle strisce pedonali, che non sono segnalati con l’opportuna segnaletica».
Ci sono, dunque, ottime premesse per i pedoni affinché possano camminare con maggior tranquillità senza correre il rischio di essere investiti.

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