Lo scorso 5 ottobre, un boato alle 6 del mattino sveglia i paganesi. L’edificio religioso ha subito dei danni
“La terra ansante, livida, in sussulto, il cielo ingombro, tragico, disfatto, bianca bianca nel tacito tumulto […] s’aprì si chiuse nella notte nera” su questo sfondo pascoliano de “Il lampo” c’è la città di Pagani. “Nella notte nera” un accecante lampo si scaglia vigorosamente sulla chiesa del Santissimo Corpo di Cristo. Un boato si spande per la città alle 6 del mattino dello scorso martedì 5 ottobre. Quasi pare andare indietro nel tempo al settembre del 1943, quando Pagani viene stordita dalle chiassose bombe degli angloamericani.
Il ruggito nel tacito silenzio della notte arriva di soppiatto alle flemmatiche orecchie di paganesi dormienti. Si svegliano impauriti e disorientati poi con i loro occhi annebbiati cercano di scorgere invano l’impertinente folgore. Un mattiniero ha sostenuto di “aver visto una fiammata” che ha cinto di assedio la chiesa. Mentre la “notte nera” attanaglia la città anche nelle ore successive, i primi arrivati alla chiesa fanno la conta dei danni. Il lanternino della cupola ha subito il distacco dello stucco ed è stato intaccato l’impianto elettrico.

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