L’aggettivo italiano Diàfano deriva dall’aggettivo greco diaphanès derivato dal verbo dia phàino “lasciar trasparire, lasciar passare la luce”
L’etimologia di questo aggettivo, confermata dalle leggi della fisica, ci mostra come, nella vita, per splendere nel buio, abbiamo bisogno, in primis, di far entrare in noi la luce altrui.
Etimologicamente, siamo tenuti a farci “diafani” verso il prossimo.
Tale capacità non consiste, però, nello spalancare il nostro essere all’affannosa ricerca di luce altrui, ma nell’allentare le barriere che fanno scudo alla luce che potrebbe entrare.
Segreto insisto in quest’etimologia è di lasciarci andare quel tanto che basta, affinché qualcuno, attraverso di noi, s’illumini di consapevolezza ed illumini noi.
Comunque vada, sarà sempre rivelazione, un’epifania, parola italiana che deriva dallo stesso verbo greco phàino .
Parafrasando ciò che affermava Pier Paolo Pasolini nelle “Lettere luterane”, non importa se ci insegneranno a non splendere, l’importante è che sapremo sempre e comunque farci diafani. Ed anche nelle difficoltà, splenderemo.
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