È appena uscito su Spotify il nuovo disco di Luca Atzori, artista sardo a tutto tondo, nonché musicista, intervistato sul nostro giornale di recente.
A dire il vero, La Fine dei Tempi è su tutte le piattaforme digitali, ma non deve sfiduciarvi rispetto all’ascolto, sebbene il titolo fortemente evocativo.
Nessun catastrofismo, magari si rivela l’occasione giusta per un nuovo percorso consapevole di crescita interiore, anche grazie alla ricchezza dei disparati contenuti.
Infatti, come ci racconta lo stesso artista, La Fine dei Tempi è:
La nostra presenza in crisi, fischiata da sempre, cavalieri al merito, sputtanati in mezzo alla strada, affamati di pizza chimica.
La fine dei tempi, pietra d’angolo della poesia in musica, da testi di Apocatastasi (@eretica edizioni ) di Luca Atzori, il testo di Fado di Davide Bava compositore delle musiche a parte Bright star e Primavera Neomelodica, sorte da accordi di Luca Atzori e poi arrangiate da Bava, e storie di altre chitarre comprate a Brattini.
Così, tutto mixato, ecco la stella brilla da lontano, inafferrabile, ormai irraggiungibile. Giorni uguali, dove sempre arriva la stessa rivelazione, mai il suo sviluppo. Ogni scoperta il giorno dopo è già banale. Ci si muore con le scoperte.
E tante, tante altre catastrofi, mentre la playstation attende, conscia di non essere amata, perché il divertimento non mi diverte e anche di ciò mi dolgo sovente.
Insomma, stanchi delle solite melodie commerciali sotto l’ombrellone? Ascoltate Luca Atzori e scoprirete un mondo totalmente inaspettato, ma soprattutto autentico.
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