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Tutela dell’ambiente in Costituzione: svolta storica

L’8 febbraio 2022 è stata una giornata storica per la Repubblica italiana e per la sua carta fondamentale, la Costituzione. Dopo il via libera della Camera dei deputati la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della nostra democrazia. Le modifiche apportate dal Parlamento interessano, in particolare, due articoli: il 9 e il 41.  A conclusione del lunghissimo iter di approvazione della proposta di legge costituzionale, il Parlamento ha introdotto il principio di “perseguire attraverso la tutela ambientale l’interesse delle future generazioni”.

L’ok definitivo della Camera dei deputati

La definitiva approvazione è arrivata dalla Camera dei deputati dopo che il provvedimento aveva superato la doppia lettura dei due rami del Parlamento, come prevede l’articolo 138 della Costituzione.

La modifica all’articolo 9

Fino a martedì scorso, la formulazione redatta dei padri costituenti era: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».

Con la modifica all’articolo 9, proposta dall’attuale parlamento, viene aggiunto un altro comma che dice: «Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

La modifica dell’articolo 41

Prima del secondo voto favorevole della Camera, il testo dell’articolo era: «L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali».

Dopo l’approvazione di martedì, l’articolo 41 sancisce: «L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge controlla i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali».

A commentare lo storico traguardo, nei giorni scorsi, è stato Stefano Cifani, presidente nazionale di Legambiente che ha dichiarato: «Una bellissima e storica notizia per il nostro Paese. Un tema cruciale legato al nostro Pianeta che non poteva mancare tra i principi fondamentali della nostra bellissima Costituzione. Ora l’auspicio è che il nostro Paese passi anche dalle parole ai fatti affrontando con più decisione e concretezza i grandi temi ambientali per una giusta transizione ecologica ed energetica».

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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