Bianco o rosso? Questa è la canonica domanda prima di scegliere un vino. In realtà, sempre più frequentemente ci si sente rispondere con una terza opzione: “rosato!”
![](https://ilquotidianoonline.eu/wp-content/uploads/2021/07/IMG_4086-510x680.jpg)
La crescita costante della domanda di vini rosati ne sta stimolando sia la produzione sia la commercializzazione in tutto il mondo. Anche in Italia questo trend è in aumento, anche se c’è ancora tanta strada da fare a livello di comunicazione generale. Ma un dato è chiaro: le aziende che fanno comunicazione efficace sul rosato, lo vendono molto bene. Questo fa capire di come il rosato sia un vino che piace ad un pubblico eterogeneo, non solo femminile.
I vini rosati, infatti, sono molto versatili, freschi, profumati e per molte caratteristiche si possono collocare come la via di mezzo perfetta tra bianco e rosso.
Correva l’anno 1943 quando l’Azienda pugliese “Leone De Castris” commercializzò il primo vino rosato, tutto made in Italy. Si trattava dell’iconico “Five Roses” ottenuto da 90% Negroamaro e 10% Malvasia Nera e molto diffuso ancora oggi in Italia e nel mondo, soprattutto Stati Uniti.
![](https://ilquotidianoonline.eu/wp-content/uploads/2021/07/vino-rosato-969x680.jpg)
Un vino rosato si ottiene da un procedimento a metà strada tra quello utilizzato per ottenere il vino rosso e quello per il vino bianco, sarebbe tuttavia un grave errore dire che si tratta di una miscelazione dei due tipi di vino. Questa è una pratica vietata per legge nel mondo vinicolo.
In questo caso, invece, parliamo di un vino ottenuto da uve a bacca rossa e l’intento del produttore è proprio quello di creare un vino dal colore rosa molto leggero. Le uve rosse vengono vinificate in bianco ma si lasciano le vinacce per una breve macerazione, di solito da 2 ore a un massimo di 36.
Le bucce cedono parte del colore al mosto e tale procedimento viene limitato in base al grado di intensità del colore desiderato, basti pensare che con uve molto ricche di colore, 4/5 ore di fermentazione con le bucce sono più che sufficienti per ottenere un colore rosato delicato. Si procede poi con la svinatura per separare la parte liquida da quella solida.
![](https://ilquotidianoonline.eu/wp-content/uploads/2021/07/abbinamento-vino-rosato-affettati.jpg)
Il gusto del vino rosato è molto morbido, dato dalla breve macerazione delle bucce e quindi dalla presenza di pochi tannini. Possiede un profumo delicato che ricorda le ciliegie, le fragole e in generale la frutta fresca.
Detto ciò, con quali pietanze abbinarlo? Ottimo quando si gusta un aperitivo o con antipasti di pesce, si sposa perfettamente con pietanze ricche ma delicate come i risotti, o semplicemente carni bianche o salumi.
![](https://ilquotidianoonline.eu/wp-content/uploads/2021/07/GRANAPADANOTrentoBrutRos-43791.jpg)
Meritano una menzione a parte gli spumanti rosé, anch’essi appartenenti alla grande famiglia dei rosati. Ricavati da uve a bacca rossa in purezza o da assemblaggi particolari, presentano una struttura maggiore rispetto agli spumanti classici, e sono semplicemente ottimi per cene a base di pesce o in accompagnamento a freschi aperitivi estivi.
Buon rosato a tutti!
© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA