Si dice sempre che a Natale siamo tutti più buoni: ognuno tenta di interpretare al meglio lo spirito natalizio con un regalo, una buona azione o, per chi crede, con una preghiera; spesso si pensa a chi è lontano, a chi non c’è più, a chi passerà il Natale in solitudine. Oggi, invece, il mio pensiero va a Madre Terra e dunque, augurandovi di cuore buone feste, vi lascio una breve lista di semplici consigli per un Natale (e un nuovo anno) dall’impatto ambientale meno significativo, perché “Natale sostenibile” non sia più un ossimoro!
1) LE GRANDI PULIZIE. In vista dei pranzi coi parenti, dopo aver saputo della presenza della zia che – con la scusa di aver dimenticato dove si trova il bagno – girerà per tutta la casa per controllare lo stato di pulizia delle fughe della cucina o delle tendine del ripostiglio, vi darete alle grandi pulizie. Provate ad utilizzare detersivi biodegradabili: avrete la stessa resa e un minor impatto ambientale! Inutile ricordarvi di azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, perché lo fate già, vero? L’acqua è un bene prezioso e non va sprecato, neanche a Natale.
2) LE PROVVISTE. Per paura di fare brutta figura con la suddetta zia, comincerete settimane prima ad acquistare caterve di cibo in vista del pranzo natalizio, convinti sempre che nulla la soddisferà per qualità e quantità. Attenti alle scadenze, però: rischierete di sprecare una parte di ciò che avrete comprato! Un consiglio per far contenta la zia e rispettare l’ambiente? Acquistare prodotti locali e, soprattutto, preferire frutta e verdura di stagione: prenderete due piccioni con una fava!
3) L’ARDUA SCELTA DEI REGALI. Puntualmente siete arrivati a pochi giorni dal Natale con sì e no il regalo per il cane (della zia). Puntate sul fatto a mano o sul solidale: nessuno potrà pensar male di un dono, seppur non gradito, acquistato per sostenere una buona causa. Anche qui due piccioni e una sola fava. Voi 3 – Zia 0!
4) L’INCARTAMENTO DEI DONI. Per i motivi già elencati al punto 3, vi ritroverete ad incartare i regali a mezz’ora dal pranzo, avendo ovviamente dimenticato di acquistare la carta regalo e accorgendovi che lo scotch basterà a malapena per il regalo della zia (ma cosa le avete preso alla fine?). Sullo scotch, cari amici, non so aiutarvi, ma se avete a casa dei vecchi giornali, potrete utilizzarli come carta da recalo eco-friendly. L’ambiente ringrazierà!

5) L’APPARECCHIAMENTO DELLA TAVOLA. Sudati e stanchi, dopo aver cucinato 16 antipasti, 8 primi, 4 secondi e 56 contorni, vi appropinquerete alla tavola per apparecchiarla a dovere. Inutile dirlo: la plastica è bandita (lo dice anche il galateo!). Usate il “servizio buono”. Sì, esatto, quello della nonna: sarà un’ottima occasione per fargli prendere un po’ d’aria e riporlo pulito al suo posto, in attesa del prossimo Natale. Se proprio siete pigrissimi o molto maldestri, e avete quindi già rotto buona parte di piatti del servizio, vi concedo le stoviglie monouso, a patto che siano in materiale compostabile.
P.S.: Piccola precisazione: se la già menzionata zia vi ha mai regalato un servizio di piatti o bicchieri, usatelo! Ne va della pace familiare!
6) IL POST PRANZO. Se aveste cucinato per un battaglione, probabilmente non sarebbe rimasto tanto cibo da sfamarvi fino a Capodanno. Ormai è fatta, quindi armatevi di pazienza e pensate a come riutilizzare nei prossimi giorni tutte e 79 le preparazioni in maniera creativa.
7) FORSE DOVREI CONGELARE QUALCOSA. Bene! Ottima scelta. Ciò che conserverete in frigo, però, vi consiglio di riporlo in contenitori possibilmente di vetro. È assolutamente da evitare la pellicola trasparente: alcune sostanze che la compongono potrebbero migrare negli alimenti; inoltre è altamente inquinante sia in fase di produzione che di smaltimento. Chiedete alla zia, se non mi credete!
8) GLI APERITIVI. Durante gli aperitivi delle feste, stop alle cannucce in plastica. Ma spero non ci sia ancora bisogno di dirlo.

9) LA DISINTOSSICAZIONE. Dopo le feste, tanta tanta verdura. L’importante è comprarla da contadini locali o, comunque, sfusa. Gli imballaggi non solo sono deleteri per l’ambiente, ma sono anche costosi e assolutamente inutili: la natura ci aveva già pensato a proteggere i suoi frutti. A cosa pensate serva la buccia?
10) CONCLUSIONI. Il decimo consiglio del decalogo? Passate un Natale sereno, amici; e aprite le porte dei vostri cuori a chi ha bisogno e delle vostre case alle zie invadenti.
Auguri da tutta la redazione de Il Quotidiano Online.
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