Breaking News

Conversazione con Alan Magnetti, scrittore piemontese sperimentale ed enigmatico

«È il romanzo che mi sceglie e mi fa scrivere»

Alan Magnetti, scrittore

Scrittore, cantautore e youtuber, il piemontese Alan Magnetti ha tanto da raccontare.

Si definisce iperprolifico, ma qual è il segreto della sua scrittura?

6 pubblicati e 34 ancora inediti: queste le cifre relative ai suoi libri, dove lo sperimentalismo è davvero assurdo.

Già da bambino prediligevi i tuoi attuali talenti o sono arrivati dopo?

«Credo che artisti si nasca. A proposito dell’infanzia, ne parlo anche nel mio romanzo, Tu, che ho scelto d’intitolare così perché sei tu il protagonista, tu che stai parlando con me, tu che mi stai ascoltando… insomma tutti, senza distinzione di età o genere sono chiamati in causa. Il pubblico dei miei lettori deve perdere la propria identità leggendolo, finendo all’interno di cinque vite di cinque persone diverse. Fra di loro c’è anche un neonato».

Interessante questa rottura dell’identità del lettore…

«Come il lettore, il tu a cui mi rivolgo, io divento vittima di questo romanzo e ne sono stato divorato mentre lo scrivevo, proprio come chi lo legge, che diventa protagonista perché costretto ad essere dentro la storia. Tuttavia, v’è assenza di identità, perché vivi solo i drammi dei vari personaggi in te stesso, senza essere più chi si è davvero. Insomma, ci si perde, motivo per cui non avrei potuto programmare nulla per la stesura di tale lavoro. Tuttavia, ognuno dei cinque personaggi presenta un enigma da risolvere, e quando il lettore lo avrà capito, comprenderà anche il motivo per cui è dentro la storia».

Ironicamente, si potrebbe dire che quando hai scritto Tu non eri tu a scrivere in qualche modo.

«In effetti spesso scrivo in uno stato di dormiveglia».

Molto interessante! Tu hai conosciuto diversi artisti dello spettacolo, specialmente della musica leggera italiana, come Max Gazzé e Elio di Elio e le storie tese. Chi di loro ti è rimasto particolarmente impresso?

«Molti di loro mi hanno capito e sostenuto. Elio è una persona molto seria, sensibile e curiosa».

A proposito di musica, invece, com’è il mondo del cantautorato di Alan Magnetti? Sempre senza identità e spiazzante?

«Ho scritto centinaia di canzoni, ma a differenza delle storie molte di esse le ho buttate via perché non mi piacevano. Invece, quando termino i romanzi sono sempre contento del risultato. Come cantautore ero molto incentrato su quello che provavo io, sulla mia visione del mondo e cercavo di raccontarla per condurre le persone in questo mio spazio vitale personale. L’ottica del mio cantautorato è completamente diversa, anche se scavo sempre nel profondo».

Grazie Alan, mi resta solo da chiederti quale sia il tuo sogno nel cassetto.

«È molto banale: che ci sia un bestseller tra i miei romanzi».

Un sogno ambizioso: Tu, proprio Tu, allora, devi andare molto lontano!

«Grazie Christian!».

Le foto ci sono state fornite dall’autore.

Per saperne di più, clicca al link sulla conversazione:

https://fb.watch/rym4W0hD0I

© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2024 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Christian Liguori

Classe '97, storico dell'arte e docente laureato in Archeologia e Storia dell'Arte all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo aver pubblicato il libro “Paolo Barca e la frantumazione della logica cerebrale umana”, un saggio di cinema sul regista Mogherini, ha maturato esperienze in svariati campi: dalla pubblicazione di articoli per un blog e una redazione online, a quella di filmati su YouTube e pagine Facebook; dalla partecipazione come interprete in spettacoli teatrali e cortometraggi, all’attivismo associativo per la cultura e l’ambiente. Già conduttore web-televisivo e radiofonico, è da sempre specializzato in recensioni di film. Curerà le rubriche "Le conversazioni di Liguori" e “Il Cinema secondo Liguori”.

Vedi di più

Il nuovo film (mentale) di Luchetti oggi nelle sale: “Confidenza”, una scommessa promettente?

Oggi è uscito nelle sale italiane il nuovo film di Daniele Luchetti (“Confidenza”, 2024). Il titolo della pellicola non solo è omonimo rispetto al romanzo da cui è tratto, ma conferma anche l’attenzione del cineasta per i libri di Domenico Starnone, visto un precedente come “Lacci”.

error: TUTTI I CONTENUTI SONO PROTETTI © IL QUOTIDIANO ONLINE • 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA
Inizia chat
1
Il Quotidiano online
Il Quotidiano Online ti dà il benvenuto! 👋
Come possiamo aiutarti?