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«I valori a noi cari non sono indistruttibili», storia di David Sassoli, un cattolico democratico

Queste le parole del Presidente del Parlamento Europeo in un suo recente discorso. David Sassoli, morto l’11 gennaio 2022, all’età di 65 anni, ci lascia con una grande eredità da custodire gelosamente: la democrazia

I valori di David Maria Sassoli (questo è il suo nome completo), sono quei valori che purtroppo molti di noi diamo per scontati. La democrazia non è una forma di governo sicura e indistruttibile che una volta acquisita non necessita di aggiustamenti. Questo Sassoli l’aveva capito fin dalla giovane età inserendosi all’interno della tradizione del cattolicesimo democratico e aderendo alla Rosa Bianca, associazione di cultura politica che riuniva gruppi di giovani provenienti dall’associazionismo cattolico. I cattolici democratici credono nella politica come strumento per fare del bene e mettono al centro delle loro scelte la cura e lo sviluppo della persona per dare a tutti le stesse possibilità di realizzarsi e avere una vita dignitosa. Questi valori profondi e carichi di umanità Sassoli se li è portati dietro per tutta la vita e li ha trasmessi in tutti gli ambienti in cui ha operato. Il suo carisma fatto di gentilezza e sorrisi fanno venir voglia di urlare “David uno di noi”. Sassoli incarnava il senso profondo della democrazia perché credeva nel valore dell’unione tra i popoli e le nazioni europee. Il suo impegno politico è stato a servizio di tutti. È stato un rappresentante delle istituzioni onesto, umile e disponibile, mai autocentrato, sempre pronto a costruire, come negli ultimi anni contribuendo alla scrittura di una nuova stagione della politica europea. È stato un politico buono! La bontà in politica non va di moda e viene vista come una debolezza. David ha dimostrato con la sua esperienza che nelle istituzioni si può essere buoni e incisivi. Il profilo di Sassoli e quello della figura adatta, in questo momento storio, per ricoprire il ruolo del Presidente della Repubblica. Bisognerebbe ispirarsi a lui per scegliere, in queste ore, il successore di Mattarella.

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di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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