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Addio all’icona immortale di “Grease”, Olivia Newton-John

Addio all’attrice e cantante australiana Olivia Newton-John, da tempo purtroppo malata di cancro. Come dimenticare i suoi balli, i suoi sguardi e il suo volto fortemente iconico in Grease, cult tra i più amati della storia del cinema, un film diretto da Randal Kleiser nel 1978?!

C’è chi lo definì un classico del kitsch e il “Guerre stellari per ragazze”, riferendosi al particolare impatto che ebbe sulle donzelle quanto il successo della pellicola di Lucas per il pubblico dei giovincelli.

Per la critica del tempo fu uno dei film musicali meglio realizzati, che univa più musical e prendeva le mosse da uno di Broadway.

Il protagonista John Travolta, alla luce del cognome, aveva già travolto per la sua interpretazione ne La febbre del Sabato sera del ’77, mentre la nostra compianta Olivia non solo aveva già esperienza di musical, ma aveva letteralmente spaccato nel 1974, aggiudicandosi il quarto posto all’Eurovision Song Contest con il celebre brano Long Live Love.

Inoltre, la strada del successo negli USA fu sbarrata dopo il conseguimento del Grammy Award.

La Sandy di Grease era umana, troppo umana: nel 1979 partecipò allo spettacolo a fini umanitari dell’UNICEF con tanti altri colleghi come gli ABBA e i Bee Gees. L’anno successivo prese parte al film musicale Xanadu, un insuccesso al botteghino che però vale sempre la pena ricordare: recitò accanto al magnifico Gene Kelly.

Insomma, una vita per la musica con splendidi incontri con la settima arte: il più famoso, quello che ancora oggi stupisce chi guarda Grease, si è ripetuto a distanza di anni con un altro film, Due come noi, che nel 1983 la vide nuovamente protagonista accanto a Travolta.

Se ne va dopo le sofferenze di una terribile malattia, scomparsa nel suo ranch californiano: che le stelle lassù possano risplendere, perché, come dice Danny nel film per rincuorarla sull’estate finita, “questo è soltanto l’inizio”…

Le foto sono state estrapolate dal sito IMDB

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di Christian Liguori

Classe '97, studente laureando di “Archeologia e Storia dell'Arte” all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo aver conseguito una laurea triennale in “Beni Culturali e Discipline delle Arti e dello Spettacolo” all’Università degli Studi di Salerno, e pubblicato “Paolo Barca e la frantumazione della logica cerebrale umana”, un saggio di cinema sul regista Mogherini, ha maturato esperienze in svariati campi: dalla pubblicazione di articoli per un blog e una redazione online, a quella di filmati su YouTube e pagine Facebook; dalla partecipazione come interprete in spettacoli teatrali e cortometraggi, all’attivismo associativo per la cultura e l’ambiente. Di recente anche conduttore web-televisivo (un tempo radiofonico), è da sempre specializzato in recensioni di film. Curerà la rubrica “Il Cinema secondo Liguori”

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L’olandese vince una gara pazza, funestata da bandiere rosse e incidenti. Alonso e Hamilton sul podio. Perez quinto in rimonta. Ferrari male e sfortunata con Leclerc out e Sainz penalizzato (12esimo).

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