Una pausa breve all’interno del periodo: è questo per noi la virgola
La parola “virgola” deriva dal latino virgula, “bastoncino”, da cui deriva anche virgultum “germoglio”.
Il primo ad utilizzare questo segno d’interpunzione sembra sia stato l’oratore romano Quintiliano, il quale propose nell’Institutio oratoria di sostituire l’obelos, segno diacritico introdotto dai filologi alessandrini, con la virgola, rappresentata come un rametto ricurvo.
Come sosteneva anche Giacomo Leopardi, questo segno di interpunzione è necessario per dar luce all’intero periodo in cui si trovi.
Ponendola nei nostri periodi, stiamo aggiungendo un virgulto di cura per dare e darci il tempo di respirare, godendo della bellezza del nostro parlare.
Spesso basta una virgola per distinguere una banalità da un’idea.
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