Utilizzata nella lingua italiana in qualità di aggettivo, la locuzione avverbiale latina “Ante Litteram” è entrata a far parte del linguaggio quotidiano.
La locuzione latina significa letteralmente “prima della lettera” e fa riferimento all’uso, nelle prime edizioni a stampa, di effettuare una prova prima di incidere la didascalia vera e propria sulla matrice di rame.
In senso figurato, invece, viene utilizzata per definire opere e personalità artistiche e letterarie precorritrici di linee di pensiero successive.
La rubrica “Ante Litteram” nasce dalla volontà di (di)mostare come il Latino ed il Greco antico, ma soprattutto la cultura trasmessa attraverso e grazie queste due splendide lingue, sia attuale.
Esse sono parte del sistema immunitario dell’Occidente, essendo state collante e fissante di quanto di utile e di bello è servito all’Occidente per uno sviluppo armonico, nonostante gli scossoni della storia.
In un viaggio tra etimologie, aneddoti, citazioni e curiosità inerenti il mondo classico, la rubrica si propone come obiettivo quello di incontrare i grandi del passato, confrontarci con loro, scoprire il loro pensiero e ricoprirci.
“Non esistono lingue morte, ma solo cervelli in letargo” (L’ombra del vento – C.R. Zafón)
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