I “proprietari”, situati in via Giacomo Leopardi e Via De Gasperi – Taurano, continuano a chiedere a gran voce giustizia. Continuano a vedersi rigettati tutti i ricorsi, si vedono battere sentenze avverse continuamente, venendo di fatto silenziati
I provvedimenti giuridici inflitti agli assegnatari degli appartamenti dell’Ex Iacp Futura, non tengono conto di vari aspetti, risultando di fatto improcedibili. Esiste, infatti, il decreto “Mille proroghe” del 2020 emanato dal governo italiano che sospende tutte le cause di questo genere, a causa della pandemia mondiale. Essendo che la macchina giuridica non si ferma, va a premere nelle tasche dei “proprietari”.
Un altro aspetto da tenerne conto è che gli appartamenti in questione sono di proprietà del Comune di Pagani, quindi trattasi di un ente pubblico. Nella fase di costruzione sono stati utilizzati fondi elargiti dalla Regione Campania. Quanto detto, non ha riscontro negli atti. I cittadini che avevano beneficiato del terreno dal comune di Pagani e del contributo regionale, sono trattati alla stregua di abusivi e acquirenti presso un privato, quando per l’appunto, per qualsiasi procedimento si dovrebbero interpellare innanzitutto il comune di Pagani e la Regione Campania.
Lo stesso Comune di Pagani, a mezzo Pec aveva scritto al tribunale di Nocera Inferiore informandolo di tutte le leggi che si stavano violando e spiegando integralmente la situazione. La comunicazione, fatta dal sindaco, Raffaele Maria De Prisco, non ha avuto seguito, anzi sembra essere stata totalmente ignorata, in quanto non ci sono stati riscontri.
Quando la Bnl ha prestato i soldi a Iacp Futura, ha chiesto per caso l’autorizzazione alla Regione Campania? Ha informato il Comune di Pagani? Chi ha richiesto il prestito e a nome di chi? Ci si poteva permettere di “ipotecare” praticamente dei beni prodotti da fondi pubblici già assegnati a privati cittadini che ne avevano diritto?
In questa vexata quaestio, occorre anche valutare il danno esistenziale causato agli assegnatari, che vivono continuamente di ansie e crisi di panico nel rischiare di perdere i propri immobili
Si è tenuto il processo il 25 maggio, con sentenza che sarà poi depositata entro qualche giorno. I membri coinvolti già si aspettano, purtroppo, una sentenza sfavorevole, visto il volgersi finora della situazione. Tuttavia sono agguerriti, pronti a ricorrere a ogni mezzo legale pur di vedere rivendicato un loro sacrosanto diritto, e finalmente riscattare il proprio appartamento.
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