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Conversazione con Giovanni Moccia, presidente del “Centro Studi Mondi Sostenibili”

«La sostenibilità è l’unica scelta di crescita futura possibile»

Giovanni Moccia, presidente di un’associazione culturale 

Giovedì 26 Gennaio si terrà presso il Salone Bottiglieri del Palazzo della Provincia di Salerno un interessantissimo evento promosso dall’associazione Centro Studi Mondi Sostenibili.

Siamo uguali nella diversità non è solo il titolo del format creativo, a conclusione di un concorso di scrittura rivolto a tutte le età, ma è un monito che dovrebbe essere chiaro a tutti.

Purtroppo, oggigiorno non è così: ecco perché ci sono persone come Giovanni Moccia, presidente del Centro, deputate con diligenza e passione a ricordarcelo. 

Che cos’è il Centro Studi Mondi Sostenibili?

«Centro Studi di Ricerche Economiche e Sociali Mondi Sostenibili è un’associazione culturale nata nel 2011 e registrata nel 2013. Il nostro focus è diffondere la cultura della sostenibilità sui territori. Non è solo quella ambientale in senso stretto, bensì un cluster: c’è la sostenibilità ambientale, ma anche quella economica e sociale. Quando siamo nati se ne parlava poco di questo concetto a trecentosessanta gradi. Oggi se ne parla tanto. Tra le iniziative promosse in questi anni abbiamo agito anche in direzione del turismo sostenibile».

Molto interessante tutto ciò. Invece, Siamo uguali nella diversità quando nasce?

«È un concorso letterario che portiamo avanti per il secondo anno. Nasce in riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 della UE: ossia, come ridurre le disuguaglianze tra le nazioni e al loro interno. Sia l’anno scorso che quest’anno i partecipanti hanno potuto scegliere tra il racconto breve o la poesia, purché il testo facesse riferimento all’obiettivo 10 dell’Agenda, quindi alle disuguaglianze, alle pari opportunità, all’eliminazione di quelle barriere culturali di vario genere. Vi aspettiamo tutti Giovedì 26 alle 17 al Palazzo della Provincia di Salerno per la cerimonia conclusiva di premiazione. Quest’anno il più piccolo partecipante del concorso ha nove anni, il più grande ottanta. Si è trattato di un lavoro in team, per cui voglio ringraziare tutti quelli che c’hanno creduto e lavorato, tra cui Enzo Bisogno, mio collega, Angelina Sessa, mia moglie». 

Che meraviglia: la scrittura che rivela le diverse sensibilità, anche in relazione alle età. L’Italia è al passo con gli obiettivi sostenibili dell’Agenda, secondo te?

«È in ritardo, ma non è l’unico Paese ad esserlo. Tutto è cominciato dal fallimento degli Accordi di Parigi e degli Accordi di Kyoto. Sono prevalsi gli egoismi, non sono state ridotte le emissioni di anidride carbonica secondo quanto prospettato. In Italia si stanno facendo molti sforzi in questione, soprattutto nell’ambito della formazione. Sicuramente il PNRR potrebbe dare una mano a portare avanti, se ci sono, delle progettualità. In Italia ci sono i soldi, molto spesso, ma mancano i progetti». 

La Scandinavia è solo un mito in termini di avanzamento sostenibile? O è realtà?

«Permettimi di dirti che abbiamo anche una partecipante dalla Svezia quest’anno al concorso, dove chiaramente tutti gli elaborati sono scritti in lingua italiana. Per rispondere alla tua domanda, è assolutamente realtà: basti pensare che Ikea ha parlato per la prima volta negli Anni Settanta di sostenibilità». 

Il razzismo non favorisce neanche la sostenibilità ambientale, possiamo dire che sia contro l’ecologia?

«Il razzismo è contro tutto. Ecco perché è importante parlare di sostenibilità a trecentosessantagradi, senza tralasciare nemmeno quella sociale. Una finanza etica può aiutare a combattere le disuguaglianze. Sono felice che il nostro evento sia stato preso a cuore da tanti, ottenendo anche il Patrocinio del Comune di Pellezzano(SA) e della Provincia di Salerno. Il Patrocinio Morale è un motivo di orgoglio per noi, che crediamo molto nel nesso tra pubblico e privato. I processi di sviluppo nascono dal pubblico come cabina di regia, poi il privato porta avanti delle iniziative». 

A proposito di turismo sostenibile, invece, possiamo affermare che il Cilento negli ultimi anni abbia sposato veramente questa strada e stia continuando a farlo?

«Il Cilento ha un grosso valore aggiunto, che sta nella dieta mediterranea nata a Pioppi. Più di altre zone della Campania, il Cilento ha una necessità: quella di dare un’offerta turistica che sia rispettosa del territorio. È comunque tutto un work in progress: ci sarebbe bisogno di incentivi, pensando anche ai trasporti». 

State pensando già a progetti futuri?

«Innanzitutto, ci stiamo già preparando alla terza edizione del concorso. Inoltre, ho siglato un protocollo d’intesa con una multinazionale francese, attraverso il quale noi erogheremo delle attività formative sul benessere. È il progetto Be Authentic, sempre legato alla sostenibilità». 

Complimenti per tutto e grazie, con l’augurio di continuare ad essere autentici: tu, e le persone di cui ti circondi.

«Grazie Christian, veramente. Grazie! Mi auguro che tutti possiamo operare affinché lo sviluppo sostenibile diventi parte di noi». 

Ringraziamo ancora Giovanni Moccia per averci fornito le fotografie. 

Per saperne di più, clicca al link sulla conversazione: 

https://fb.watch/i2lHgSYB8a/

© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2023 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Christian Liguori

Classe '97, storico dell'arte e docente laureato in Archeologia e Storia dell'Arte all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo aver pubblicato il libro “Paolo Barca e la frantumazione della logica cerebrale umana”, un saggio di cinema sul regista Mogherini, ha maturato esperienze in svariati campi: dalla pubblicazione di articoli per un blog e una redazione online, a quella di filmati su YouTube e pagine Facebook; dalla partecipazione come interprete in spettacoli teatrali e cortometraggi, all’attivismo associativo per la cultura e l’ambiente. Già conduttore web-televisivo e radiofonico, è da sempre specializzato in recensioni di film. Curerà le rubriche "Le conversazioni di Liguori" e “Il Cinema secondo Liguori”.

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