Sospensione dell’asta, le dichiarazioni da parte del sindaco e delle avvocatesse Veronica Russo e Luana Giammetta. I “proprietari” degli immobili sono riusciti a smarcarsi momentaneamente dal pressing della Bnl, attendono la sentenza del 7 settembre
Il primo cittadino, Raffaele Maria De Prisco, si è mosso con l’avv. Veronica Russo, assessore al Contenzioso, riuscendo a donare una boccata di respiro ai “proprietari”, in quanto c’è stata una risposta dal tribunale di Nocera Inferiore. Il dott. Pasquale Velleca, presidente del Tribunale in composizione collegiale, ha sospeso l’asta fino all’udienza del 7 settembre 2021. Anche se, come detto in precedenza, l’avv. Luana Giammetta è di un’opinione diversa poiché, secondo lei, il diritto di prelazione – dare ai “proprietari” voce in capitolo per l’acquisto degli immobili – è l’unico assist per segnare una rete a favore dei “proprietari” stessi.
«Si va avanti con trattative con la Bnl per raggiungere un accordo» commenta il primo cittadino. C’è dunque un dialogo tra il Comune e la Bnl che fa sperare i “proprietari”.
Stempera i toni l’avv. Luana Giammetta «al momento c’è stata una sospensione di tipo processuale, è prassi del tribunale di Nocera Inferiore sospendere fino all’esito della decisione affinché nessuna delle parti subisca alcun pregiudizio». Rimane ferma sulla sua posizione in merito a quanto accaduto «io e i miei assistiti siamo sicuri della strategia prescelta e procederemo come stabilito». «Adesso il Comune, senza attendere l’esito dubbioso del reclamo, deve promuovere una serie di transazioni con Bnl e con il fallimento affinché tutti versino le reali somme dovute originariamente alla Iacp S.r.l.» conclude l’avvocatessa.
Veronica Russo, avvocatessa e assessore al Contenzioso, spiega perché il Comune non si sia mosso sulla linea del diritto di prelazione «non dà nessuna garanzia e soprattutto in tal modo i prenotatari saranno costretti a comprare per la seconda volta la loro casa». Aggiunge l’avvocatessa «il nostro non è ottimismo, ma attiviamo le procedure legali che tutelano i diritti dei prenotatari». Inoltre spiega il motivo per cui c’è stata questa sospensione di tipo processuale «è dovere dell’amministrazione chiedere in virtù di una legge, quella di bilancio, la n.178/2010 art.1 comma 376, 377 e 378 la sospensione della procedura esecutiva, trattandosi d’immobili realizzati in regime di edilizia residenziale, pubblica, convenzionata, agevolata e finanziata in parte con risorse pubbliche. Ciò al fine di verificare l’applicabilità all’esecuzione della normativa in esame». Continua l’avvocatessa «tutti i tribunali d’Italia si sono adeguati in seguito all’emanazione di questa legge e hanno sospeso. Il nostro non è ottimismo, ma ci premuriamo delle procedure legali che tutelano i diritti dei prenotatari». Dice la sua in merito a un’eventuale previsione per la sentenza del 7 settembre «è difficile fare una previsione però se fosse applicata la legge, la procedura andrebbe dichiarata nulla. Il Comune ha dichiarato con Delibera consiliare la decadenza del diritto di superficie e delle convenzioni allora concesse alla Iacp Futura S.r.l.. In più, questa amministrazione ha acquisito al proprio patrimonio gli alloggi oggetto della procedura esecutiva. Tuttavia, come già ben noto, il Comune si sta adoperando, altresì, interloquendo coi vertici della banca anche per una transazione». Conclude l’avvocatessa «la finalità sociale di questa delicata vicenda, della quale questa amministrazione sin dal suo insediamento ha preso di petto, ci obbliga moralmente a tutelare queste famiglie che ormai vivono nel terrore di vedersi sottratte le loro abitazioni regolarmente assegnate e pagate».
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