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LAMIA Cultura, progetto #Esserci: La Renaissance culturale Nocerina riparte dalla memoria!

Questa settimana per la rubrica società, eventi e cultura, #ilQuotidianoonline vi porta alla scoperta di LAMIA Cultura, startup Nocerina fatta di progettisti culturali impegnati nella valorizzazione dei territori e del patrimonio.

Scrivere un pezzo quando un evento si è appena concluso può sembrare una scelta giusta perché così facendo si ha l’impressione di non aver dimenticato nulla, di aver colto ogni aspetto, ogni sfumatura della serata.

Certo questo modus operandi è corretto quando accade un fatto di cronaca, allora in quella situazione è bene essere veloci, dare la notizia in maniera precisa, non prima di aver verificato l’attendibilità delle fonti.

Ma quando hai il compito di scrivere un articolo che parla di un progetto trans-mediale di recupero memoriale e di una serata di arte collettiva, allora tutto cambia ed è quindi meglio aspettare, attendere che le emozioni vissute e le sensazioni ricevute si siano davvero cristallizzate in noi, evitando così di dargli un taglio prettamente cronachistico.

Questa è la ragione per cui #ilQuotidianoonline ha atteso due mesi prima di parlarvi della performance di arte collettiva svoltasi il 29 luglio scorso, a Nocera Inferiore. Un evento organizzato come serata lancio del progetto #Esserci, progetto ideato e promosso da #LAMIA Cultura.

LAMIA Cultura è una start-up culturale, un’associazione di promozione sociale nata nel novembre 2020 a seguito di un incontro tra un gruppo di amici i quali, mossi dal desiderio di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del proprio territorio, decidono di fare squadra mettendo in campo le proprie competenze al fine di realizzare degli spazi culturali aperti, inclusivi e non più respingenti, coinvolgendo le comunità nella cura dei beni comuni.

Ma al #Quotidianoonline facciamo sul serio e prima di scrivere di qualcosa ci teniamo ad approfondire l’argomento che ci accingiamo a trattare. Così, come ogni bravo giornalista dovrebbe fare, ho deciso di incontrare di persona i protagonisti della Renaissance culturale Nocerina che è in atto.

La settimana scorsa ho rincontrato Matteo Miriano, classe ’93, archeologo e project manager di LAMIA Cultura. Da quell’incontro ho potuto appurare quello che avevo già intuito ossia che il progetto #Esserci è un progetto serio, mosso da una forte sensibilità e supportato da reali competenze.

Un progetto pensato per portare alla luce le storie di tutte quelle donne e quegli uomini che, per oltre un secolo, transitando nell’ex Manicomio Consortile “Vittorio Emanuele II” di Nocera Inferiore, si sono viste negare quella condizione che è propria dell’essere umano: la dignità.

Sì, perché è di questo che stiamo parlando, far riaffiorare le storie di centinaia di donne e di uomini che sono stati sottoposti a “cure” disumane, alienanti e svilenti.

Attraverso iniziative artistiche e culturali, #Esserci vuole restituire dignità a tutti quegli individui considerati dimenticabili dalla società perché “malati mentali”.

Da questa volontà nasce la serata del 29 luglio, una performance di arte collettiva che ha visto il coinvolgimento di un’intera comunità.

L’azione artistica, che ha rappresentato solo il primo tassello di una serie di iniziative future che saranno ideate e promosse da LAMIA Cultura, consisteva nel dipingere su dei manichini, amorfa rappresentazione del paziente ai quali, attraverso pennelli e colori, si era chiamati a restituire individualità e dignità.

Ed è stata davvero una serata indimenticabile…

Durante la performance tutti hanno avuto la possibilità di sentirsi artisti, dando libero sfogo alla propria creatività, lasciandosi guidare dalle proprie sensazioni e suggestionare anche dalla lettura di alcune lettere scritte da pazienti dell’ex manicomio di Nocera Inferiore, ritrovate in vecchie e polverose cartelle cliniche, magistralmente interpretate da Michela Galise, Marina Bellucci e Andrea Torre, artisti di #JamPoetry.

All’interno di #LAMIA Cultura non c’è solo Matteo, l’associazione infatti è composta da vari professionisti, ragazze e ragazzi che nel corso della serata ho avuto la possibilità di conoscere di persona e con i quali ho condiviso un po’ del dietro le quinte dell’evento. Michela Galise, audience analyst del team, Fausto Cianciullo, art director dell’associazione, Alberto Troisi, ingegnere informatico, Gabriele Caiazzo e Martina Galise come anche Claudio Auletta, fonico, Giovanni Postiglione, storyteller, Francesco Sommaripa, social media manager, Francesco Pisano, Graphic Designer e, Guido Ferra, psichiatra, è grazie a loro che la serata è stata un successo.

Ma quindi cos’è LAMIA Cultura e di cosa si occupa questa associazione?

LAMIA Cultura è una startup culturale, un team di giovani professionisti che ha come obiettivo non  solo di riportare al centro del dibattito sociale il tema della salute mentale, ma anche quello di valorizzare e riqualificare il patrimonio artistico e culturale del territorio utilizzando linguaggi nuovi, mettendo in campo diverse professionalità, sensibilità e competenze.

Pierpaolo Luigi Senatore

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

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