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Bologna: via Piella mostra i cambiamenti climatici?

La dotta, la grassa, la rossa: Bologna sa stupire con le sue mille sfaccettature, ma sa anche far riflettere sull’attualità, sulle problematiche che l’uomo dovrà affrontare d’ora in avanti e sulle sfide in cui dovrà risultare vincitore. O no?

A fine ottobre, di passaggio nel capoluogo emiliano, mi sono soffermata tra i suoi luoghi ed edifici iconici: Piazza Maggiore, la chiesa di San Petronio, le due torri. A poche centinaia di metri da Sala Borsa – dove Paolo Nori e lo psicanalista Fabio Castriota si chiedevano chi avesse paura di Fedör Dostoevskij – al 16/A di via Piella, Bologna sbatte in faccia al visitatore i cambiamenti climatici in maniera cruda, con un affaccio sul Canale delle Moline quanto mai scarno, frustrante, privo della sua stessa essenza: l’acqua.

Canale delle Moline

Così si presentava il canale: totalmente in secca. L’espressione delusa di decine di turisti con l’occhio a mandorla o con l’accento americano nel guardare quel caratteristico scorcio mi ha fatta riflettere: quanto la siccità e i cambiamenti climatici influenzano e influenzeranno la nostra vita e, più nello specifico, quanto graveranno sull’indotto del turismo del Bel Paese?


Penso alle stazioni sciistiche, agli stabilimenti balneari, a Venezia e a ogni città costiera. Penso all’Italia e poi al mondo: a quanto il pianeta perderà in biodiversità, in bellezza e in accoglienza.
Poi torno a Bologna, in via Piella, e chiedo da quanto l’alveo sia in secca e quali siano i fiumi o i torrenti che lo alimentano; un passante con la pipa, quasi in tono canzonatorio, mi risponde che sono in corso dei lavori di manutenzione. I cambiamenti climatici non c’entrano niente!
Oggi. Ma domani?

La mia passeggiata bolognese è stata il pretesto per provare a proporre, in maniera leggera, uno spunto di riflessione su un problema serio, con cui facciamo i conti ogni giorno più intensamente.
Il clima si modifica in maniera lenta ma inesorabile e non è facile vederne gli effetti senza soffermarcisi e, soprattutto, senza esserne direttamente coinvolti.
E mentre gli ecologisti bloccano strade e rovesciano zuppe di verdure contro quadri di pregio, è necessario almeno cominciare a chiedersi cosa, nel suo piccolo, ognuno di noi possa fare già da oggi per ridimensionare il proprio impatto su questo nostro martoriato pianeta.

Ti lascio uno spunto: https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/giornata-mondiale-della-terra-10-azioni-per-aiutare-il-pianeta/

Se vuoi conoscere altro su Bologna, clicca qui: https://ilquotidianoonline.eu/2022/12/28/in-cima-alla-torre/

La foto è di Marianna Fusco

© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Rosa Elefante

Studentessa non ancora esaurita, idealista non ancora disillusa, sognatrice non ancora sveglia. Curerà la rubrica “Sentieri, Storie e Territori”

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