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Vasilij Kandinskij: arte e spiritualità

Vasilij Kandinskij è considerato uno dei massimi esponenti e fondatore dell’Astrattismo, un movimento artistico nato agli inizi del Novecento in Germania, il cui obiettivo era quello di abbandonare la classica concezione della “realtà” e utilizzare colori, forme, linee per emozionare lo spettatore andando oltre ciò che si può vedere oggettivamente con gli occhi

Dopo essersi laureato in Giurisprudenza nel 1892, Kandinskij decise di rifiutare la proposta di insegnare come docente universitario per dedicarsi completamente alla pittura. Nel 1911 a Monaco di Baviera fonda insieme ad altri artisti, tra cui Franz Marc e Paul Klee, il gruppo “Der Blaue Reiter” ovvero “Il Cavaliere Azzurro” che credeva in una concezione dell’arte antinaturalistica a favore delle forme, dei colori e della spiritualità. Il gruppo aveva come obiettivo quello di unire le nuove manifestazioni della pittura per mostrare come l’artista può esprimere in molteplici modi i propri desideri interiori.

Nel 1910 compone “Primo acquerello astratto” in cui elimina ogni riferimento alla realtà fisica, ma lascia che i colori e le forme fluttuino liberamente senza una logica oggettiva, con l’intento di suscitare emozioni e suggestioni nell’osservatore.

Inoltre, Kandinskij credeva in una forte connessione tra i colori e la musica poiché riteneva che i dipinti potessero anche essere ascoltati oltre che osservati; infatti, attribuiva a ciascun colore un significato particolare:

  • GIALLO: vivacità e gioia, associato alla tromba;
  • AZZURRO: tranquillità, associato al flauto;
  • VERDE: immobilità, associato al violino;
  • ROSSO: vitalità, associato alla tuba.

Così come i colori, anche le forme e le linee assumevano dei significati particolari. Ad esempio, l’arco rappresentava unità e unione, il cerchio era la migliore espressione dell’equilibrio, la linea spezzata rappresentava la discontinuità. Inoltre, era solito associare le forme a colori particolari: il giallo con il triangolo, il cerchio con il blu e il rosso con il quadrato.

Alcuni cerchi, Anno 1926

Intorno al 1910 scrisse il libro “Lo spirituale nell’arte” in cui spiegava la sua concezione dell’arte come mezzo per esprimere il proprio mondo interiore. Infatti, come disse l’artista: “il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde”.

Giallo-Rosso-Blu, Anno 1925

Le immagini sono state riprese da Wikipedia.

© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2023 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Ilenia Scermino

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