La verità è che nessuno si aspetterebbe di trovare tanto Egitto a Napoli; eppure la città partenopea ci stupisce anche in questo
Siamo nel cuore della città, precisamente al MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, uno scrigno di cultura e arte antica vasto e vario come pochi; un luogo che racconta la storia dell’uomo dalla Preistoria all’epoca romana. Un viaggio emozionante e ben curato, lontano dagli stereotipi su Napoli.
La sezione egizia è sicuramente uno dei gioielli espositivi di questo contenitore di meraviglie.
La collezione, seconda per importanza in Italia solo a quella del Museo Egizio di Torino, collocata nel piano seminterrato del museo, si articola in sette sale organizzate per aree tematiche riguardanti gli aspetti più importanti della vita della società egiziana: il culto dei defunti, la magia, il potere, la sfera socio-economica. Un vero e proprio viaggio nella terra fertile del Nilo, che ebbe fitti contatti col Mediterraneo già dall’VIII secolo a.C.
Prima dell’esposizione vera e propria, due sale introduttive proiettano il visitatore nel collezionismo egizio sette-ottocentesco, da cui proviene essenzialmente il tesoro egizio custodito al MANN. Infatti il materiale fu raccolto nel primo quarto dell’Ottocento, grazie agli scavi vesuviani finanziati dai Borboni e all’acquisizione da collezioni private di rilievo, come quella della famiglia Borgia.
Le immagini orientaleggianti che trovavamo nei libri di storia e che tanto ci hanno affascinati da bambini prendono vita davanti ai nostri occhi in questa sezione del museo: i faraoni e le loro maschere funebri, gli scribi e le stele con gli affascinanti geroglifici, la mummificazione e il celebre cartonnage, i vasi canopi e gli uscebti (statuine di servitori che accompagnavano l’illustre defunto nel regno dei morti). Non manca l’attenzione al pantheon egizio: statuette e amuleti accerchiano le mummie del dio coccodrillo Sobek.
Il MANN custodisce tanti altri tesori: ne parleremo nel prossimo articolo.
Le immagini e alcune informazioni sono state riprese dal sito www.mann-napoli.it.
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