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Arte e cultura / Il museo del futuro

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MUSEI: LA PANDEMIA E IL TEMA DI QUEST’ANNO

Con il tema “Il futuro dei Musei: rigenerarsi e reinventarsi si celebra oggi la Giornata internazionale dei Musei: la pandemia del Covid-19 ha colpito come un flagello tutto e tutti, ma in particolar modo il settore culturale e turistico che hanno subìto importanti ripercussioni sia psicologiche che finanziarie, tra cui l’assenza di visite guidate, di attività di merchandising, bookshop e prestiti. Molte realtà, infatti, si sono viste sprofondare in un baratro e hanno dovuto reiventarsi e ingegnarsi attraverso un nuovo spirito di adattamento.

Da qui la decisione dell’International Museum Day: porre l’attenzione e riflettere, soprattutto quest’anno, sulla definizione di istituzione museale in termini di comunicazione, sviluppo sostenibile e contemporaneità al fine di migliorare il museo in sé e il suo ruolo nella comunità; e sviluppare, inoltre, nuove soluzioni innovative per le sfide sociali ed economiche del presente, delineando appunto il disegno di un museo nuovo, il museo del futuro.

PRIMA DEL COVID-19

Prima dell’emergenza sanitaria l’utilizzo del digitale era concentrato prevalentemente in strumenti necessari alla preparazione della visita in loco, o al supporto della visita stessa onsite. Questa nuova condizione ci ha condotti ad un vero turning point che ha costretto tutte le realtà ad un nuovo spirito di adattamento, per assicurare sempre la divulgazione culturale, la visibilità e la continuità delle attività museali.

Collezioni aperte e virtual tour, mostre in digitale, pillole in streaming, giochi interattivi, comunicazione attraverso i canali social, insomma tante e svariate sono state le strategie di resilienza.

È anche vero che già dal 2018 è iniziato il processo di digitalizzazione del patrimonio culturale e la creazione di servizi di supporto online e onsite. Questo di certo ha rappresentato un primo e importante passo verso il progresso, per cui chi già era incline ad un approccio comunicativo differente si è trovato ad accentuare la politica strategica precedentemente in atto; chi, invece, era sprovvisto di tali mezzi e partiva da zero ha dovuto acquisirli e carburare con maggiore sforzo. In effetti, la Direzione generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali ha deciso di andare incontro proprio alle piccole realtà, quali i musei provinciali, regionali, privati… che non avendo ricevuto nell’ultimo biennio alcun finanziamento, oggi beneficiano di un Fondo per la realizzazione di specifici progetti, mirati proprio alla digitalizzazione del patrimonio, alla realizzazione di podcast, all’implementazione della fruizione, all’adeguamento delle norme di sicurezza, e anche alla comunicazione e alla promozione attraverso le nuove strategie digitali. L’obiettivo è conferire un’ uguaglianza nella metabolizzazione del digitale all’interno delle realtà museali tutte.

NUOVE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE

Una delle strategie di comunicazione più efficaci di quest’anno, che è stata capace di stimolare anche un pubblico neofita, è proprio la realizzazione di pillole di curiosità: brevi contenuti quotidiani capaci di suscitare costante interesse, garantendo così in qualche modo un appuntamento fisso, un contatto finalmente, seppure virtuale, con il visitatore. Qualcosa che stuzzichi e che allieti e che risponda al concetto di storytelling: lasciare che il pubblico si appassioni alla storia e senta di farne parte. In un attimo la condivisone diventa partecipazione. Questo il metodo più efficiente ed efficace per un ottimo feedback.

Tuttavia, il digitale non è solo comunicazione, comprende anche il marketing, lo studio del pubblico, la digitalizzazione delle collezioni,… un lavoro di programmazione che necessita inevitabilmente di figure professionali, quali risorse indottrinate o ex novo, che siano in grado di congiungere i contenuti museali con quelli digitali.

VERSO UNA NUOVA NORMALITÀ

Ed ecco allora quanto questa locandina dell’International Museum Day rifletta la determinazione di un full immersion nel digitale per una cultura nuova e al passo con i tempi.

Tra le nuove proposte del museo di domani si ricordano varie attività di importanti enti museali : la Galleria degli Uffizi con nuovi account Tik Tok e Facebook; il Museo Egizio con il progetto “le passeggiate del Direttore“ tra le collezioni; la Pinacoteca di Brera con la realizzazione del canale “Brera on Air”; i Musei Vaticani e la realizzazione di un catalogo digitale; il Palazzo Bentivoglio con la pubblicazione su Instagram della mostra “Vestimenti”; il Madre di Napoli con il progetto “Madre door to door” per l’esplorazione di opere mai esposte e inedite; e così via.

Un punto di non ritorno, questa nuova condizione sociale, che cerca sempre più la commistione tra digitale e culturale. Una nuova normalità che comprenderà sempre più la presenza del supporto digitale durante la visita in loco; la personalizzazione della vista digitalizzata; e, infine, un’offerta capace di rispondere a nuovi orientamenti e ai target più vari, cercando di avvicinare al museo anche i millennials et post-millenials. Celebriamo allora questo IMD (International Museum day) omaggiando il progresso e l’intelligenza che ci permettono di valorizzare il passato, affrontare le sfide del presente e incamminarci verso il futuro.

Fonti:

  1. Osservatori Digital Innovation 2020. Dall’emergenza nuovi paradigmi digitali per la cultura, Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e le Attività Culturali, maggio 2020;
  2. Fondazione Symbola, Museum Sector Alliance. Il Museo del Futuro, 2016-2019;
  3. Agostino, D., Arnaboldi, M., Lorenzini, E., Verso un nuovo New Normal, Politecnico Milano;
  4. ICOM, Giornata Internazionale dei Musei http://www.icom-italia.org/giornata-internazionale-dei-musei-international-museum-day/, consultato il 16/05/2021.
  5. Ministero della Cultura, https://www.beniculturali.it/comunicato/fondo-funzionamento-piccoli-musei, consultato il 17/05/2021.

© IL QUOTIDIANO ONLINE – 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Rosaria Esposito

Classe '96, diplomata al liceo classico "Cneo Nevio" di Santa Maria Capua Vetere (CE) e laureata in “Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali” all’Università degli Studi di Napoli Federico II. A metà tra un approccio storico-artistico ed uno economico-gestionale, costruisce una figura professionale capace di muoversi nei campi della cultura, conservazione e valorizzazione del patrimonio. Dà un respiro internazionale al suo profilo studiando a Lille, tra il 2017 e il 2018, attraverso al Programma Erasmus+. L’esperienza di tirocinio extracurriculare presso il “Pio Monte della Misericordia” a Napoli la spinge ad iscriversi, nel 2019, al corso di laurea magistrale in “Archeologia e Storia dell’Arte”. Tuttavia, non abbandona il suo interesse verso la valorizzazione e la gestione: grazie all’associazione “Napulitanata”, studia da vicino dinamiche interne volte alla promozione culturale territoriale e la programmazione degli eventi che da sempre l’affascinano. Ambiziosa e curiosa è una grande amante dei libri e dei viaggi. Per lei la lettura ha un grande valore culturale: leggere significa avere sete di conoscenza, essere aperti al mondo e non essere mai stanchi di stupirsi. Curerà la rubrica “Pillole d’Arte”

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