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Errare “scientificum” est

Errori geniali che hanno portato a scoperte scientifiche importanti

Lo scrittore francese Jules Verne, nel suo famoso romanzo di fantascienza Viaggio al centro della Terra, diceva che “la scienza è fatta di errori, errori tuttavia salutari perché portano, seppur lentamente, alla verità”. E non poteva che avere ragione. Se c’è un campo in cui gli errori non sono sono semplici errori, ma punto di partenza per restringere la ricerca, escludere delle situazioni, addirittura fare delle scoperte inattese, beh, quello è proprio la scienza.

Scoperte casuali ed errori famosi nel mondo della scienza

Nel tempo molti sono gli “errori di genio” che hanno inaspettatamente portato a delle scoperte scientifiche alquanto importanti, molte delle quali sono state quasi casuali. Tra le più famose c’è sicuramente l’invenzione della penicillina ad opera di Fleming, il quale per distrazione lasciò incustoditi i suoi campioni di stafilococco prima di andare in vacanza. Al suo ritorno trovò i campioni ammuffiti ma uno di quei funghi aveva inaspettatamente ucciso i batteri.

Anche la radioattività e i raggi X furono scoperti per caso, consentendoci di penetrare la struttura atomica della materia, oltre a diventare strumenti indispensabili di diagnosi medica. La genesi del nostro Universo, che è il risultato dello studio della radiazione cosmica di fondo, fu invece scoperta per caso da due ingegneri. Penzias e Wilson stavano infatti cercando di riparare il guasto di un’antenna radio della Bell Company.

Anche i migliori sbagliano

Tra gli errori scientifici che hanno permesso alla scienza di essere messa in discussione ci sono anche protagonisti famosi. E’ il caso dello stesso Einstein che, in un articolo del 1939, sfruttando le leggi della sua teoria della relatività dimostrò, sbagliando, che gli oggetti cosmici chiamati buchi neri sono fisicamente impossibili. Oggi non solo sappiamo che dal punto di vista della teoria gravitazionale i buchi nero esistono, ma ne abbiamo anche la fotografia. Lo scienziato credeva inoltre fermamente che l’Universo fosse stazionario e non in espansione come invece suggerivano le sue stesse teorie. Si impose quindi, ostinatamente, di trovare una costante che non cambiasse nel tempo,  per rendere stabile l’Universo. Introdusse così la Costante Cosmologica, un valore che rendeva molto più complessi i calcoli e che ben presto si rivelò sbagliata. 

Questi sono solo alcuni degli strafalcioni scientifici che possono farci sorridere ma che hanno contribuito al progresso scientifico, spingendo l’orizzonte della conoscenza sempre più lontano nello spazio e indietro nella storia dell’Universo. Un errore ha sempre qualcosa da insegnarci. Da un errore abbiamo sempre qualcosa da imparare. Ed è questa, forse, una delle lezioni più importanti della scienza.

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Marianna Fusco

Una mente scientifica e un'anima letteraria, affascinata da qualsiasi cosa abbia una storia da raccontare. Curerà la rubrica “Reticoli di Idee”

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