In un’inchiesta condotta da Médiapart riguardante il trattamento fraudolento delle acque minerali da parte di Nestlé, il colosso svizzero avrebbe utilizzato trattamenti proibiti per le sue acque minerali per oltre 15 anni. Se confermata, questa frode avrebbe un valore superiore a 3 miliardi di euro. Il rapporto dell’indagine, stilato dalla Direzione generale della concorrenza, dei consumatori e del controllo delle frodi (DGCCRF) e consultato dalla testata investigativa indipendente francese, si concentra sulle acque Contrex, Hépar e Vittel. Secondo Médiapart, Nestlé avrebbe utilizzato “trattamenti vietati almeno dal 2005, e in alcuni casi dal 1993, in modo continuativo” a causa di frequenti …
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