Il Quotidiano Online Il Quotidiano Online è la voce libera ed autentica della comunità e del variegato territorio che si vive ogni giorno
Il 31 luglio 1944 moriva lo scrittore e aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry, noto soprattutto per aver scritto uno dei libri più famosi di sempre: “Il piccolo principe”
Nacque a Lione nel 1900 all’interno di una famiglia aristocratica: figlio del visconte Jean de Saint-Exupéry e della pittrice Marie Boyer de Fonscolombe. Perse il padre all’età di quattro anni e fu cresciuto dalla madre, con la quale trascorse un’infanzia felice trasferendosi a Le Mans nel 1909.
Nel 1921 partì per il servizio militare, diventando aviatore a Strasburgo; successivamente tornò a Parigi per un breve periodo, dove inizierà a dedicarsi alla scrittura per poi pubblicare nel 1926 il suo primo racconto: “L’aviatore”. Entrato nell’aviazione militare, compì numerose missioni di guerra, finendo coinvolto nel 1944 in un incidente, durante il quale morì precipitando in mare in circostanze non del tutto chiare.
Tutti noi conosciamo “Il piccolo principe”: una storia che ha saputo emozionare (e continua a farlo) tantissimi lettori da tutto il mondo. Il racconto inizia con l’incontro tra un aviatore precipitato nel deserto del Sahara e il piccolo principe, un bambino proveniente dall’asteroide B-612, sul quale vivono unicamente lui, tre vulcani e una rosa della quale il principe si prende cura. Il bambino chiede al pilota di disegnare per lui una pecora poiché ne ha bisogno per farle divorare gli arbusti di baobab che stanno crescendo sul suo pianeta e che rischierebbero così di uccidere la sua rosa. Il principe, inoltre, racconta che prima di arrivare sulla terra ha visitato diversi piccoli pianeti, conoscendo strani personaggi adulti, del quale comportamento il bambino resta stupito. Sulla terra invece tra i vari incontri scopre un’amicizia profonda con una volpe e con lo stesso aviatore, ma sentendo la mancanza della sua amata rosa cerca di tornare sul suo pianeta.
Il racconto in realtà è ricco di metafore e di insegnamenti circa il valore dell’amicizia e della vita e di come gli adulti spesso si dimentichino di essere stati bambini. Invita a vedere il mondo da un’altra prospettiva e ad apprezzare le piccole cose poiché “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Le immagini sono state riprese dai siti: www.wikipedia.org, www.patatofriendly.com, www.ilparioli.it.
© IL QUOTIDIANO ONLINE • 2024 RIPRODUZIONE RISERVATA
