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Campania – La Regione chiude le porte in faccia agli autistici

Le famiglie, le associazioni e le cooperative si sono mosse per fare ricorso al TAR contro la delibera regionale n. 131 dello scorso 31 marzo che va a penalizzare i bambini più fragili. Sono forti le parole di Amelia Mangiacapra, presidente della Cooperativa sociale “Autismo e ABA

Sembrava esserci stato uno spiraglio di luce a seguito della manifestazione di protesta che ha avuto luogo l’11 maggio di fronte alla sede della Regione Campania, a Napoli, a cui hanno preso parte ben 1.000 persone armate di coraggio per chiedere una maggiore tutela per le persone autistiche. La loro speranza è stata accalorata anche dalla senatrice leghista, Erika Stefani, attuale ministro per le disabilità del governo Draghi, che il 27 maggio aveva avviato un dialogo con il presidente, Vincenzo Abate, di CampaniaAut2016, il coordinamento regionale delle famiglie e delle realtà del terzo settore che si occupano di autismo.

Un gruppo di partecipanti alla manifestazione del 12 maggio 2021 nei pressi della sede della Regione Campania

Ma è stato solo “chiasso”. La delibera n. 131, approvata dalla giunta regionale della Campania il 31 marzo 2021 e avente ad oggetto “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la presa in carico globale e integrata dei soggetti con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva“, rimane lì: quei tre numeri sono come lame che vanno a ledere la serenità di chi combatte quotidianamente per tale causa. Amelia Mangiacapra, presidente della Cooperativa sociale “Autismo e ABA”, ha fatto squadra con le associazioni della provincia di Caserta per fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. A dar voce all’intera provincia di Salerno, c’è solo la cooperativa sociale di Pagani, oltre alla presenza delle singole famiglie.

«Noi genitori abbiamo fatto ricorso al TAR coinvolgendo un avvocato di Caserta. – spiega Amelia MangiacapraNei giorni scorsi sono stata in Regione e la cosa è scandalosa perché i neuropsichiatri appoggiano la delibera 131 e non sostengono le famiglie». Infatti, la presidente della Cooperativa sociale “Autismo e ABA, spiega che «i neuropsichiatri guardano esclusivamente all’aspetto sanitario e sociosanitario e non tengono in considerazione, invece, la parte educativa».

Purtroppo la situazione non è delle migliori poiché Amelia Mangiacapra si trova altamente frustrata così come diverse famiglie. Queste famiglie sono oberate di oneri pur di tutelare, secondo un principio di equità i propri figli. Fanno i genitori, i terapisti e anche, come in questo caso, gli avvocati. Fin quando deve durare questo scenario surreale? Quando queste famiglie riusciranno ad avere la serenità che meritano?

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Marco Visconti

Classe '92, attualmente risiede a Pagani. All’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha conseguito prima la laurea triennale in “Storia” nel 2015 e poi la laurea magistrale in “Scienze Storiche” nel 2017 con voto 110/110 e Lode. Ha partecipato al concorso di letteratura VII Premio internazionale “Giovanni Bertacchi” classificandosi come finalista con la poesia “Vita Nuova”. Ha scritto una intrigante silloge poetica, dedicata alle maschere e ai personaggi carnevaleschi più noti, per la collana poetica “Logos” vol. 25 edita da “Dantebus”. Una sua poesia è stata selezionata dal prestigioso catalogo “Arte in quarantena” organizzato da Paolo Liguori, direttore di TGcom24, e da Salvo Nugnes, curatore d’arte. Un'altra, invece, è stata selezionata per la "Pro Biennale" di Venezia organizzata da Vittorio Sgarbi. È giornalista pubblicista dal 22 luglio 2020 e ha scritto per “Vesuvio Live” e scrive per “Le Cronache” e "In Prima News". Promotore di significativi eventi culturali, tra cui un convegno sul beato Tommaso Maria Fusco realizzato il 1° dicembre 2019 nel Cenacolo di Beato Maria Fusco a Pagani. Attualmente insegna italiano e storia presso le scuole secondarie di secondo grado.

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