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Gaming – Stop ai pregiudizi: parla il ministro Dadone

Abbattiamo i luoghi comuni sui videogames e conosciamo le opportunità che questo settore può offrire

Il ministro per le politiche giovanili del governo Draghi, nei giorni scorsi, è stata ospite del canale Twitch di Everyeye.it, il sito italiano dedicato al mondo dei videogiochi, del cinema e della tecnologia. In quell’occasione Fabiana Dadone ha potuto raccontare la sua esperienza di approccio al mondo dell’intrattenimento digitale.

On. Fabiana Dadone

Attraverso le sue parole abbiamo notato come stia cercando, anche con ottimi risultati, di modificare i pregiudizi per quanto concerne il settore videoludico negli ambienti istituzionali, mettendo in atto delle iniziative volte a sfruttare le opportunità che questo settore mette a disposizione.

Una nuova speranza…

Il pregiudizio è l’indicatore psicologico che ci aiuterà a comprendere per quale ragione i videogame sono così trascurati in Italia.

Utilizzeremo l’Ipotesi del Contatto (Allport, 1954) come guida: «il pregiudizio e la discriminazione nascono dalla mancanza di conoscenza tra membri di gruppi diversi. Quindi, se alle persone viene data l’opportunità di incontrare individui appartenenti all’outgroup (gruppo diverso dal proprio), esse scopriranno che in fondo molti pregiudizi e stereotipi sono errati».


La deputata pentastellata sta intervenendo in tale senso facendo da collante tra il mondo giovanile e quello istituzionale facendosi portavoce di politiche che possano sfruttare l’industria dell’intrattenimento digitale. Infatti, ha parlato di implementazione della gamification nelle scuole, di nuove forme di didattica interattiva fino ad arrivare alla considerazione del prodotto videoludico come vera e propria fonte di opportunità per la conoscenza e l’apprendimento.
Lo scorso 21 maggio 2021 è stato compiuto un grande passo per lo sviluppo dell’industria videoludica attraverso la pubblicazione del decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso cui sarà possibile ricevere contributi a fondo perduto utilizzabili dalle aziende per la produzione e lo sviluppo di videogames destinati alla distribuzione commerciale.
La componente dell’esecutivo Draghi, inoltre, lo scorso marzo, è stata protagonista anche di un altro significativo avvenimento: ha aperto il suo personale canale Twitch, ove, in diretta streaming, ha intervistato Riccardo “Reynor” Romiti, campione mondiale di Starcraft (videogame RTS). Con questa mossa innovativa ha voluto dimostrare apertura e prossimità a un mondo troppo spesso trascurato, o peggio demonizzato, come quello dell’E-sport.

Ricapitolando…

C’è sempre la psicologia dietro ogni criticità sociale e, grazie ad essa, è sempre possibile trovare una soluzione.
Il pregiudizio è un tratto caratteristico dell’essere umano che da sempre accompagna la società quando si tratta di “Cambiamento”.
Grazie a personaggi pubblici del calibro del ministro Dadone si può ridurre il gap tra gioventù e istituzioni che, attraverso l’apertura al dialogo tramite nuovi medium comunicativi, sta dimostrando che per l’industria dei videogames non è ancora giunta l’ora del “game over”.

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2021 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Claudini

Classe 2000. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, nel 2019 si iscrive alla facoltà di “Scienze dei Beni Culturali”, indirizzo archeologico, all’Università degli Studi di Salerno. L’amore verso l’arte e la bellezza in generale, lo ha spinto fin dai banchi del liceo a coltivare diverse passioni, prime fra tutte la lettura, la scrittura e il teatro. Muove i primi passi nel campo dell’attivismo studentesco, entrando a far parte del collettivo “Nessun Esclus”. Inizia ad occuparsi dell’organizzazione di eventi per sensibilizzare sulla discriminazione di genere, ma anche manifestazioni studentesche e proteste ambientaliste, tra cui quelle organizzate da “Fridays For Future”. Un laboratorio che lo ha condotto verso nuove realtà associative, tra cui, l’associazione “Ridiamo vita al castello”. Coniuga gli impegni scolastici con quelli associativi, cavalcando l’onda di una crescente passione che tuttora lo alimenta e gli dà la grinta necessaria per indignarsi e provare a cambiare alcuni aspetti della realtà che lo circonda. Per lui, i sogni non vanno depositati sottochiave in un cassetto, anzi, devono essere realizzati. Curerà la rubrica “Noi siamo Tempesta: parola ai 2000”

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