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Danzando libera come una Menade

Il Menadismo è uno dei fenomeni religiosi più misteriosi dell’antichità. Menadi o Baccanti erano definite le donne che, insieme ai satiri ed ai sileni, partecipavano ai riti orgiastici in onore del dio Dioniso, detto Bacco in ambito romano.

Elemento caratterizzante di questi rituali, originari probabilmente della Tracia, era una frenesia inarrestabile che portava le donne a danze scomposte e all’estasi. Tale “entusiasmo”, definendolo alla greca, non era follia, come per molti anni si è creduto, ma una forma di invasamento divino.

Le danze delle Menadi si svolgevano in luoghi liberi e selvaggi, come sul Parnaso a Delfi, ed ogni Menade partecipante ad un coro danzante raggiungeva individualmente l’estasi, generando in una vista d’insieme danze scomposte.

Il Menadismo si opponeva ad una mentalità misogina e rappresentava il ritorno ad un tempo in cui le donne erano libere ed avevano la facoltà di esser tramite tra il divino e l’umano e di incarnarlo.

Condannato tutto ciò che non fosse strettamente razionalistico, per i Greci era difficile comprendere una visione del mondo basata sulle sensazioni e sull’anima tanto che il culto di Dioniso prevalse maggiormente solo a Delfi in seguito all’imposizione di regole che fecero della danza orgiastica un rituale controllato.

Secondo Livio i Misteri Bacchici penetrarono a Roma tramite i contatti con l’Etruria e la Campania con cui Roma aveva contatti diretti.

Più del forte impatto alla vista dei riti orgiastici, a disturbare e sconvolgere era l’atteggiamento “libertino” delle Menadi che portò molte donne all’abbandono della propria famiglia e dei propri doveri per fuggire sui monti ed unirsi alle danze estatiche.

Quelle donne ricordavano ancora la libertà perduta prima che i maschi le imprigionassero nei doveri matrimoniali e ciò suscitò una reazione davvero violenta del mondo maschile.

Anche se non tutte le donne prendevano parte ai riti orgiastici, tutte le donne greche riconoscevano il diritto di quelle che avevano scelto questa forma di culto.

 Sebbene tale fenomeno sia antico, tuttora , nel XXI secolo, in molte donne è ancora lontana la consapevolezza che diede onore ed onere alle Menadi, quella di non essere seconde agli uomini e di esser libere come una Menade.

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di Marianna Sorrentino

Classe '92. Divoratrice di libri e grafomane sin dalla tenera età. Classicista per formazione e per vocazione. Ama scoprire ed interessarsi a qualsiasi cosa riguardi la Letteratura, l’Arte ed i Mezzi Comunicativi. È un insieme di paradossi. Vulcanica, Riflessiva, ma anche Impulsiva. L'ironia ed il sarcasmo con cui “castigat ridendo mores” sono impressi nel suo DNA ed ama usarli per esprimere le sue idee rendendole leggere, ma nello stesso tempo pungenti. Curerà la rubrica “Ante Litteram”

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