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La Memoria è un fiore, cronache del 27 gennaio a Campagna

Giornata di sole, a Campagna; c’è quasi aria di primavera, nonostante il freddo di gennaio. Il Museo della Memoria e della Pace si gode il silenzio che, di lì a poco, sarà interrotto da studenti e visitatori. Le luci sono già accese e il nastro tricolore è stato posizionato all’entrata della nuova sala che oggi sarà inaugurata.

Intorno alle 10:00 il chiostro dell’antico convento domenicano ove è ubicato il museo comincia a riempirsi e il vociare colma i vuoti imposti dal distanziamento. Poco dopo la cerimonia comincia. Per prima, l’inaugurazione della Sala della Musica intitolata a Bogdan Zins, alla presenza delle autorità e del Capo Ufficio Consolare dell’Ambasciata di Polonia a Roma, Agata Ibek-Wojtasik.

Museo della Memoria – Inaugurazione Sala della Musica

Nella sala conferenze, poi, si tiene il convegno “Shoah, Memorie e Testimonianze”, moderato da Carmine Granito, addetto stampa del Comitato Palatucci. Dall’Università degli Studi di Salerno, Rosa Maria Grillo, Carlo Santoli e Michele Bevilacqua relazionano sui “Percorsi della memoria – Storia e storie nella letteratura testimoniale”, presentando la rivista Sinestesie.
L’evento prosegue con l’importante testimonianza di Francesco Avallone, figlio della guardia di P.S. Raffaele Avallone, attendente di Giovanni Palatucci, ucciso il 15 giugno 1945 nelle foibe.
Non mancano gli interventi, musicali e non, degli studenti dell’IIS Teresa Confalonieri di Campagna e i doni al Museo della Memoria da parte del capo della comunità ebraica di Rezēkne (Lettonia).

Museo della Memoria – Convegno “Shoah, Memorie e Testimonianze”

Nel pomeriggio la performance di teatro, musica e danza “Una storia diversa” immerge gli spettatori nelle vicende che hanno caratterizzato, e sconvolto, Campagna e il suo campo di internamento per Ebrei. Assistono allo spettacolo itinerante anche i tre partner stranieri del progetto MemoHistory, finanziato dal programma “Europa per i cittadini – Strand Memoria Europea”: una delegazione del Museo Regionale di Kėdainiai (Lituania), della Municipalità di Rezēkne (Lettonia) e del Palatul Copillori di Iasi (Romania). A cura del quarto partner, Teatro dei Dioscuri (Italia), invece, è la performance, con la collaborazione dell’IIS Teresa Confalonieri, della compagnia La Dance, del Museo e della Pro Loco cittadina.

Museo della Memoria – Un momento della performance “Una storia diversa”

In serata, infine, l’accogliente Chiesa della Madonna del Carmine risuona delle note di “Senza guardare dalla finestra”, concerto di musiche d’insieme e di musicisti ebrei perseguitati a cura degli allievi del Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo e del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, accompagnati dai professori del Conservatorio di Rovigo Raffaele Deluca, Giuseppe Fagnocchi e Caterina Colelli. È una musica malinconica, emozionante ed evocativa, quella che accompagna le ultime ore di una giornata che volge al termine.

Chiesa Madonna del Carmine – Concerto “Senza guardare dalla finestra”

La memoria è un fardello prezioso da curare, tutelare e tramandare.

Giornata di sole, a Campagna; c’è quasi aria di primavera. La Memoria è un fiore.

Le immagini sono state riprese dalla pagina Facebook “Museo della Memoria – Centro Studi “Giovanni Palatucci”.

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© IL QUOTIDIANO ONLINE 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Rosa Elefante

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