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Non è la fine del mondo, è semplicemente un mondo nuovo: alla scoperta dell’autismo

Giornata mondiale autismo, l'Italia si tinge di blu. La sfida  dell'autonomia - Redattore Sociale

Vi capiterà, in questi giorni, di notare sui social o in giro, diversi riferimenti al colore blu: questo perché si celebra oggi, 2 aprile, la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, che viene per l’appunto rappresentato usando il colore blu

Istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie, questa giornata ha assunto nel tempo sempre più importanza.

Ma cos’è l’autismo? Innanzitutto oggi si parla di disturbo dello spettro autistico e tale definizione copre un insieme di sintomi, livelli di abilità e disabilità, che possono influire o meno, nell’autonomia quotidiana e di vita; si tratta quindi di un disturbo dello sviluppo neurobiologico che impedisce a chi ne è affetto di interagire in maniera adeguata con le persone e con l’ambiente che lo circonda.

C’è da dire che l’autismo varia a seconda della gravità di sintomi, possono esserci difficoltà nella comunicazione e nelle interazione sociali, difficoltà di comprensione del pensiero altrui e difficoltà ad esprimersi con parole o attraverso la gestualità o con l’utilizzo dei movimenti facciali. Molto comuni sono le stereotipie (del tipo movimenti ritmati nei quali il bambino sembra concentrato, come strofinare o battere le mani e dondolare il tronco avanti e indietro, il camminare in punta di piedi).

Dal punto di vista motorio, possono esseri problemi di coordinazione e goffaggine nei movimenti.

Trattamento del disturbo dello spettro dell'autismo - Angelini

L’autismo compare fin dai primi anni di vita (in alcuni casi i primi segni possono essere mostrati già alla nascita, anche se nella maggior parte dei casi il disturbo si manifesta dopo i 18 mesi), ed uno dei primi segni è rappresentato dal fatto che il bambino non riesce a comunicare e a relazionarsi con gli altri.

Ancora incerte le cause, infatti oggi si parla di diversi fattori (come ad esempio la genetica o l’ambiente) che possono concorrere nella formazione del disturbo, che si manifesta in maniera maggiore nei maschi me che non conosce confini sociali, etnici, ed economici.

Nell’individuare il disturbo è molto importante la diagnosi precoce, al fine di avviare un percorso terapeutico appropriato.

Purtroppo ad oggi non esiste alcuna cura specifica che guarisca dall’autismo ma ci sono diversi trattamenti di supporto i cui obiettivi sono: minimizzare i problemi indotti dall’autismo e massimizzare le capacità di un soggetto con autismo.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a diversi film che parlano di questa tematica, come ad esempio il celebre Forrest Gump.

Forrest Gump | Netflix

Inoltre, abbiamo diversi riferimenti “illustri” che hanno ricevuto una diagnosi di autismo, come ad esempio Antony Hopkins, Andy Warhol, Bill Gates, Steve Jobs e Tim Burton; ma anche gli italiani Al Bano, Alba Parietti, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Nicolò Barella, Susanna Tamaro, Lino Banfi e Roby Facchinetti

È importante sottolineare che l’autismo non va considerato come un qualcosa da temere o di cui aver paura e che non bisogna vederlo come un disturbo da curare ma piuttosto come una condizione con cui convivere.

© IL QUOTIDIANO ONLINE 2022 RIPRODUZIONE RISERVATA

di Antonio Siani

Classe '89, psicologo-psicoterapeuta, vive a Castel San Giorgio. Appassionato (non praticante) di sport, in particolare di calcio, nutre interessi anche per la lettura e per la musica. Dopo essersi diplomato presso il Liceo Scientifico “N. Sensale" di Nocera Inferiore, si iscrive alla facoltà di “Psicologia” dell’allora Seconda Università degli Studi di Napoli. Dopo essersi laureato, svolge diversi tirocini, tra cui, al Servizio Dipendenze di Cava de Tirreni, al Distretto di Salute Mentale di Nocera Inferiore e presso il Servizio di Psichiatria del nosocomio nocerino “Umberto I”. È durante queste esperienze che ha potuto conoscere le problematiche e i bisogni del territorio in cui vive. In seguito, si è occupato di formazione e di insegnamento, dando spazio anche ai campi estivi per bambini e ragazzi, esperienza che gli ha permesso una crescita non solo professionale ma anche e soprattutto umana. Attualmente si occupa di Disturbi dell’Apprendimento, Disturbi d’ansia, disturbi depressivi e autismo, oltre ad essere consulente psicoterapeuta presso una RSA della zona. Curerà la rubrica “ApertaMente”

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