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Intervista a Salvatore Campitiello che ritorna alla guida dell’AssoStampa Valle del Sarno

Subentra a Barbara Ruggiero alla prestigiosa presidenza dell’associazione dei giornalisti della Valle del Sarno, di cui è stato uno dei fondatori. Con il prof. Campitiello abbiamo parlato del mondo del giornalismo a 360°: dalla sua organizzazione interna alle problematiche quotidiane che riguardano tale settore

Collabora con “La Gazzetta dello Sport” da ben 40 anni e proprio lo scorso 15 luglio 2021, a Capaccio-Paestum, è stato insignito del premioGran Galà – Stelle del Calcio” che va a encomiare la sua interessantissima carriera. Da 12 anni è stato nel Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti poi da 4 anni è subentrato nel Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Recentemente, il 5 luglio, è stato rieletto all’unanimità presidente dell’AssoStampa – Associazione Giornalisti Campania Valle del Sarno. Si tratta di un giornalista veterano nel settore sportivo che non smette mai di scoprire e scoprirsi, come in questo caso lasciandoci una sua intervista.

Partiamo dall’origine. Quando si è interfacciato per la prima volta con AssoStampa Campania Valle del Sarno?

«Già dalla sua nascita. Innanzitutto AssoStampa nasce il 24 gennaio del 2010, giorno in cui i giornalisti festeggiano il loro santo patrono: san Francesco di Sales. L’idea di AssoStampa è sorta da Giovanni Navarra, di Siano, insieme a tanti colleghi più anziani. Per creare un’associazione occorrono almeno 5 o 6 soci, qui storicamente 80 colleghi giornalisti si sono riuniti per costituire un’associazione nella Valle del Sarno. Tutti hanno voluto che fossi presidente, e lo sono stato dal 2010 fino al 2019. Sono del parere che non si deve essere presidente a vita, ma si fa in modo di dare spazio anche agli altri. Così, dal 2019 abbiamo rinnovato l’intero gruppo dirigenziale, dove all’interno del gruppo direttivo ne sono rimasti solo due: io e la segretaria. In questo nuovo gruppo, sono entrate forze fresche e soprattutto donne. Barbara Ruggiero è stata la presidente e io il vicepresidente. Insieme abbiamo guidato la squadra, poi la presidente per motivi di lavoro ha dato le dimissioni. Per cui mi sono ricandidato».

Di che cosa si occupa AssoStampa?

«È un’organizzazione a favore dei colleghi giornalisti, occupandosi di dar loro un aiuto e di essere una luce per evitare di essere mortificati. Il padrone del giornalista è il cittadino al quale deve servire. L’opinione pubblica deve avvertire sempre il calore della solidarietà che si avverte concretamente con AssoStampa. Un collega viene offeso? AssoStampa interviene con l’Ordine dei Giornalisti per esprimere la sua solidarietà. Siamo vicini anche ai giovani colleghi che intendono avvicinarsi a questa delicata professione, spiegando loro come fare per poter accedere e quali sono gli strumenti da mettere in moto. Ciò che è fondamentale è l’aggiornamento affinché si conoscano le regole del giornalismo. Deve essere sempre presente un giornalista forte sul piano della deontologia, della preparazione e sul comportamento quotidiano. Avere, inoltre, un’associazione ben localizzata diventa un punto di riferimento soprattutto per giornalisti che si trovano geograficamente lontani dall’Ordine dei Giornalisti della Campania».

Quali sono state le azioni intraprese da AssoStampa?

«Abbiamo messo all’opera due volumi di cui uno su Mimmo Castellano, egli è un genio del giornalismo, della rappresentanza; mentre l’altro libro su Giuseppe Di Florio, un giornalista di Nocera Inferiore che è molto noto e apprezzato. Un’altra azione importante intrapresa è la realizzazione del Premio Giornalistico intitolato alla memoria di “Mimmo Castellano” perché riusciamo a preservare la memoria dei colleghi scomparsi e parallelamente diamo voce, donando il premio, a giornalisti del territorio campano e oltre regione. Sono stati poi tanti i soggetti che ci chiedono di presenziare agli eventi da loro organizzati, per cui ci siamo sempre premurati di esserci».

Ora lei è nuovamente presidente. Quali azioni intende intraprendere per AssoStampa?

«Faremo un libro da proporre e presentare per Francesco Fasolino, dirigente e giornalista di “Angri80”. È stato un uomo di una semplicità notevole e d’immensa cultura che ha posto al servizio di tutti. Come ho già detto, non smettiamo di essere  vicini ai giovani colleghi che intendono avvicinarsi a questa delicata professione».

Oltre al recente ruolo di presidente, ha ottenuto un prestigioso premio “Gran Galà – Stelle del Calcio 2021, a Capaccio-Paestum, che va a sintetizzare la sua lunga e fruttuosa carriera col giornalismo sportivo. Che suggerimento si sente di dare a chi intende di approcciarsi in questo campo?

«L’umiltà. Quando scrivo l’articolo devo avere la buona fede di dire la verità rispettando la dignità della persona. Verità e rispetto della dignità della persona sono i due dati fondamentali a dare risposta sempre. Quando si scrive un articolo, può capitare di commettere l’errore e va sistemato il giorno dopo. L’ammissione dell’errore fa parte della qualità del giornalista. L’umiltà di ammettere gli errori esprime la grandezza della persona».

Essendo che ricopre cariche importanti, quali sono le problematiche che si trova solitamente ad affrontare nell’ambito del giornalismo?

«Ci sono problemi che nascono quotidianamente, come in questo periodo, sono sorte problematiche di addetti stampa negli enti pubblici. La legge 150/2000 viene mortificata, in che senso? I bandi di concorso sembravano già canalizzati per chi dovesse essere assunto e, inoltre, gli stipendi sono stati bassi. Di questa problematica, ci sono state lamentele notevolissime in tutta la Campania, in particolare nel Salernitano. A questo punto, da Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, per ben 4 anni, ho chiesto al Presidente, Ottavio Lucarelli, e al Vicepresidente, Domenico Falco, di trattare di questo argomento e portarlo al termine. I due hanno acconsentito, e ho redatto un possibile accordo tra l’Ordine e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Campania. Una volta redatto il documento, Ottavio Lucarelli e Domenico Falco non hanno voluto modificare nemmeno una virgola e si sono messi in contatto col presidente dell’ANCI Campania. I tre si sono riuniti e hanno scritto un accordo, l’ANCI Campania ha inviato questo accordo a ogni Comune della Regione Campania. Abbiamo chiesto che all’interno delle commissioni che ci siano un paio di giornalisti».

I giornalisti sono spesso umiliati dagli editori con paghe misere “se fortunati” o in altri casi non sono remunerati. Secondo lei, da dove proviene la causa?  

«I colpevoli sono le istituzioni e il Parlamento. Dal 1963 esiste l’Ordine dei Giornalisti e, finora, è stato rivisto solo in piccola parte. Noi chiediamo che venga rivisto, noi chiediamo che il giornalista venga maggiormente tutelato soprattutto quando denunciato per diffamazione. Quando una persona decide di fare la denuncia per diffamazione a un giornalista e chiede, per esempio, 100.000 euro deve prendersi le sue responsabilità, quindi se perde li dà al giornalista. Inoltre esiste una legge sull’equo compenso per i giornalisti ma che non viene mai applicata andando a mortificare l’art. 21. Perché lo Stato non interviene quasi mai? Un giornalista debole materialmente e impaurito per denunce  riesce con grande difficoltà a fare lavori di qualità».

Il Direttore Vincenzo P. Sellitto e l’intera redazione de “Il Quotidiano online” sono grati al prof. Salvatore Campitiello per la disponibilità che sempre mostra e lo ringraziano, non solo per l’interessante intervista, ma anche e soprattutto per i preziosi consigli (di cui facciamo tesoro!), per il sincero supporto costante e per la vicinanza pragmatica a tutti i giornalisti salernitani, in particolare ai più giovani e a chi si avvicina per la prima volta all’entusiasmante ma impegnativo mondo del giornalismo. Grazie Presidente!

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di Marco Visconti

Classe '92, attualmente risiede a Pagani. All’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha conseguito prima la laurea triennale in “Storia” nel 2015 e poi la laurea magistrale in “Scienze Storiche” nel 2017 con voto 110/110 e Lode. Ha partecipato al concorso di letteratura VII Premio internazionale “Giovanni Bertacchi” classificandosi come finalista con la poesia “Vita Nuova”. Ha scritto una intrigante silloge poetica, dedicata alle maschere e ai personaggi carnevaleschi più noti, per la collana poetica “Logos” vol. 25 edita da “Dantebus”. Una sua poesia è stata selezionata dal prestigioso catalogo “Arte in quarantena” organizzato da Paolo Liguori, direttore di TGcom24, e da Salvo Nugnes, curatore d’arte. Un'altra, invece, è stata selezionata per la "Pro Biennale" di Venezia organizzata da Vittorio Sgarbi. È giornalista pubblicista dal 22 luglio 2020 e ha scritto per “Vesuvio Live” e scrive per “Le Cronache” e "In Prima News". Promotore di significativi eventi culturali, tra cui un convegno sul beato Tommaso Maria Fusco realizzato il 1° dicembre 2019 nel Cenacolo di Beato Maria Fusco a Pagani. Attualmente insegna italiano e storia presso le scuole secondarie di secondo grado.

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