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Quei binari su cui in Italia, per la prima volta, viaggiò un treno

Continua il nostro percorso natalizio: è proprio il caso di dirlo quando si parla del luogo simbolo della storia ferroviaria italiana

Il vero viaggio cominciò il 3 ottobre 1839, quando nel Regno delle Due Sicilie fu inaugurata da Ferdinando II di Borbone l’asse Napoli-Portici, la prima strada ferrata della penisola. Solo 11 minuti collegavano Portici alla centralissima Napoli, grazie a un tragitto su ferro percorso da due convogli progettati dall’ingegnere Bayard.
Proprio su questo primo storico tratto, per provvedere in loco ai bisogni manutentivi della ferrovia, nacque ben presto il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive, primo polo industriale italiano, che fu attivo fino agli anni Settanta, quando ormai l’uso dell’energia elettrica e del diesel aveva soppiantato il vapore. Così, nel 1989, un allestimento museale sostituì le antiche officine e i padiglioni ottocenteschi, affacciati sul Golfo di Napoli e immersi in un ricchissimo giardino con vista sul Vesuvio, vennero trasformati in una sede espositiva unica in Italia: il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

Inaugurazione della strada ferrata Napoli-Portici • Dipinto di Salvatore Fergola, 1840

Passeggiando tra i padiglioni dell’opificio ottocentesco, rivivono 179 anni di storia delle ferrovie, mentre si immaginano le trasferte di viaggiatori sommersi dalla coltre di vapore della locomotiva e seduti sulle topiche panche di legno delle “Terrazzini” e “Centoporte”, sostituite negli anni Trenta dalle “Littorine”, promosse in occasione dell’inaugurazione della stazione di Littoria, oggi Latina.

Tra le decine di locomotive, plastici, carrozze e macchinari d’epoca è esposto un gioiello del 1929 targato Fiat. Originariamente composto dalla carrozza per la regina, la carrozza per il re e la sala da pranzo, il fastoso treno reale con la fine della monarchia divenne nel 1948 un treno presidenziale, una volta privato dei simboli relativi al Fascismo e alla Casata reale. Intarsi, tendaggi e arredi sontuosi contraddistinguono la vettura della sala da pranzo reale, oggi esposta a Pietrarsa.

Non solo custodia della memoria, ma anche proposta d’innovazione: il plastico “Trecento treni” di 40 mq delle stazioni di Firenze Santa Maria Novella e Bologna Centrale e il viaggio virtuale in realtà aumentata della prima locomotiva d’Italia attirano e incuriosiscono anche i più piccoli, avvicinandoli al mondo delle ferrovie e a quello dei musei.
E proprio i bambini sono i protagonisti delle iniziative natalizie organizzate presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa: potranno visionare le locomotive del Polar Express, visitare la casa di Babbo Natale e spedire a lui la letterina dalla “Littorina postale”. I mercatini di Natale e gli spettacoli di ogni tipo proposti ai visitatori contribuiranno a rendere magica l’atmosfera nel luogo dove furono montate le prime locomotive italiane.

Alcune informazioni e le foto sono state riprese dai siti www.fondazionefs.it e www.mercatinidinatalenapoli.it.

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di Rosa Elefante

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