Un calice d’argento placcato oro, oggi riconosciuto come un capolavoro dell’oreficeria europea, è tornato a Sciaffusa. Venduto all’asta dalle autorità locali 181 anni fa, il prezioso oggetto è stato recentemente riacquistato dalla Fondazione Sturzenegger e ora è in prestito permanente al Museo di Ognissanti (Museum zu Allerheiligen). “È un’opportunità unica nella vita poter riportare un oggetto così straordinario nella sua terra d’origine,” ha dichiarato Daniel Grütter, curatore della storia culturale del Museo di Ognissanti, in un’intervista con l’agenzia Keystone-ATS.
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Il calice, originariamente utilizzato per il brindisi nuziale, è considerato una “testimonianza estremamente importante della cultura medievale di Sciaffusa e della Svizzera,” secondo una nota odierna del museo. Tuttavia, nel 1843 le autorità di Sciaffusa avevano giudicato l’oggetto “insignificante e del tutto superfluo,” mettendolo quindi all’asta. L’ultimo proprietario del calice era un collezionista sudamericano.
Grazie a conoscenze personali, la Fondazione Sturzenegger è riuscita a riacquistare il calice, che sarà esposto permanentemente al Museo di Ognissanti a partire dal 1° giugno. L’istituzione ha presentato il calice ai media oggi, celebrando il suo ritorno come un evento di grande importanza culturale e storica.