È stata finalmente risolta l’annosa questione della tassazione del telelavoro dei frontalieri italiani, in sospeso dal 31 gennaio 2023, quando le regole introdotte durante la pandemia erano scadute. Oggi, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha annunciato che Svizzera e Italia hanno firmato un protocollo in tal senso.
L’intesa è stata siglata dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter e dal ministro dell’economia e delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti.
Il protocollo modifica l’Accordo sui frontalieri vigente, disciplinando in modo permanente la tassazione del telelavoro per i lavoratori frontalieri. A partire dal primo gennaio 2024, i frontalieri italiani potranno lavorare in modalità remota presso il proprio domicilio fino al 25% del tempo di lavoro. Questa regolamentazione fiscale si basa su una procedura amichevole sottoscritta dalla Svizzera e dall’Italia nel novembre 2023. Il nuovo protocollo sostituirà tale accordo amichevole, mantenendone però i punti principali.
Un accordo simile è stato raggiunto con la Francia, permettendo ai frontalieri francesi di lavorare in modalità remota fino al 40%, pur essendo tassati in Svizzera. Lo scorso novembre, Karin Keller-Sutter ha giustificato questa disparità riferendosi a diverse condizioni giuridiche.