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È vero che le grandi multinazionali stanno davvero voltando le spalle a Wall Street?

Una banca iconica degli Stati Uniti ha gettato l’ancora da Wall Street: quale sarà il destino della più grande piazza finanziaria al mondo? Questo colpo ha ricevuto il sigillo di autenticità dal Wall Street Journal, noto per la sua competenza nell’analisi finanziaria. Gli esperti del giornale avevano già sollevato bandiera rossa riguardo alle conseguenze della pandemia e all’instabilità internazionale, ma l’allarme è suonato ancora più forte a metà aprile, quando JP Morgan Chase, il mastodonte bancario americano con oltre un secolo e mezzo di storia finanziaria alle spalle, ha annunciato la sua decisione di abbandonare il mercato azionario, rinunciando al rinnovo delle sue quotazioni.

Questo passo, tuttavia, non è stato compiuto alla leggera. È stato preceduto da un lungo periodo di difficoltà dovuto alle incertezze del mercato e alle sfide globali. JP Morgan Chase, un pilastro dell’industria finanziaria americana, ha avvertito che non poteva più permettersi di mantenere lo status quo. Questa drammatica uscita ha dato voce alle preoccupazioni che erano già state sollevate dagli editorialisti del Wall Street Journal, noto per la sua autorevolezza nel settore.

Il Wall Street Journal ha intervistato Sarah Roselli, una manager di JP Morgan, che ha espresso il dolore per la decisione ma ha anche riconosciuto la necessità di fare scelte difficili in tempi così tumultuosi. Ha paragonato l’operare sul mercato finanziario a una partita a bowling, sottolineando l’importanza di sapere quando è il momento di smettere.

Ma cosa significa questo per le altre grandi banche americane? Finora, istituti come la Bank of America e la Toronto-Dominion rimangono ancorati a Wall Street, ma le speculazioni non mancano. L’ipotesi di una loro uscita entro il 2027 è stata sollevata da alcuni giornali economici, alimentando ulteriori preoccupazioni sul futuro della piazza finanziaria più importante del mondo.

E non è solo il settore bancario a mostrare segni di sfiducia verso Wall Street. Aziende emergenti come OpenAI e ByteDance stanno preferendo evitare il mercato finanziario newyorkese, concentrando invece i loro sforzi su altre regioni, soprattutto nell’Asia emergente.

In breve, se l’uscita di banche storiche come JP Morgan Chase è un segnale inequivocabile del declino di Wall Street, il disinteresse delle nuove grandi aziende potrebbe rivelarsi il colpo di grazia. È necessario un intervento per salvare la situazione, e sembra che Wall Street stia cercando di farlo, sfruttando anche l’intelligenza artificiale. Ma il rischio è che, prima che sia troppo tardi, si rimpianga l’audacia dei tempi passati. Forse è il caso di preparare il red carpet per un nuovo film da Oscar che racconti questa epoca di cambiamento.

di Il Quotidiano Online

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