È un principio consolidato che le prestazioni lavorative svolte in ambito familiare si presumano gratuite, in quanto generalmente effettuate “affectionis vel benevolentiae causa”. Considerato che tali prestazioni si presumano gratuite, un possibile deterrente per ostacolare le rettifiche ispettive di questo tipo potrebbe essere l’adozione della cosiddetta “certificazione del contratto di lavoro”. Questo principio è spesso utilizzato dal personale dell’Ispettorato del Lavoro per disconoscere il rapporto di lavoro subordinato nei confronti dei familiari conviventi dei soci di S.r.l., anche se non possiedono la maggioranza delle quote. L’obiettivo è quello di ricondurre la prestazione lavorativa all’ambito dell’impresa familiare, attribuendo una causa gratuita …
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